L'estate torrida del 2017

 Arriva dalla stazione di Meteo Levico, gestita dall’appassionato Giampaolo Rizzonelli, l’analisi meteo dell’anno appena concluso con attenzione particolare agli episodi che si sono abbattuti sulla zona, tra nubifragi, temperature che hanno sfiorato i -30°, gelicidio e forti raffiche di vento.

È stato nel complesso un altro anno «caldo» il 2017, con poche precipitazioni, ma non solo a Levico Terme: «è stato il terzo anno più caldo di sempre per il Pianeta, di poco più fresco del 2016 e del 2015 che avevano battuto ogni record precedente a partire dal 1880», ha spiegato l’esperto, «mentre per quanto riguarda Levico si pone al decimo posto dal 1939, con la terza estate più calda di sempre dove sono stati ben 41 i giorni che hanno sfiorato i 30°C».

Non sono mancati i giorni di gelo, in gergo del settore le giornate con una minima minore o uguale allo zero (ben 102) e 2 giorni di ghiaccio (in cui la temperatura non ha mai superato lo zero), il 7 gennaio dove la massima si è fermata a -0,9°C e il 10 dicembre a -1,5°C. Pochi i giorni di pioggia e poca neve, mentre ancora una volta il 2017 si è riconfermato un anno «da podio» per le temperature dell’acqua del lago, che «è oscillata tra gli 0°C del 22 gennaio, quando il lago era completamente ghiacciato la prima volta dopo il febbraio 2013, ai 29°C del 2 agosto, valore record da quando rilevo la temperatura, ovvero dal 2007» ha spiegato Rizzonelli.

Un anno da ricordare dal punto di vista meteorologico, con episodi rilevanti e curiosità, primo tra tutte il più recente gelicidio del 10 e dell’11 dicembre che «è stato dal punto di vista meteorologico “didatticamente” molto interessante e alquanto raro. I giorni precedenti alla perturbazione sono stati caratterizzati da temperature inferiori alla media a tutte le quote e il 10 è stata una delle giornate di “ghiaccio” in gran parte della Provincia e anche a Levico dove la minima è stata di -8°C e la massima di -1,5°C. Con l’arrivo della perturbazione le correnti in quota hanno iniziato a disporsi da ovest, cariche di umidità ma anche di calore.

In montagna, a quote comprese tra i 1400 ed i 1500 metri (il rilevamento viene effettuato a Vetriolo in località Compet), il libeccio ha fatto salire le temperature che già prima dell’alba erano positive mentre in fondovalle si aggiravano ancora intorno ai -2: questo spiega perché al risveglio molti levicensi abbiano guardato il termometro e si siano stupiti di veder piovere con temperature così basse, sostanzialmente in quota la neve si trasformava in acqua e scendendo verso il basso andava ad incontrare aria più fredda e si ricongelava in aria». Parlando di temperature si ricorda il caldo anomalo del mese di agosto, con le notti tropicali del 4 e del 5 a Levico con minime superiori ai 20°.

«È l’arrivo di un fronte di aria fredda, a contatto di quella molto calda presente al suolo ormai da giorni a creare il mix esplosivo di domenica 6 agosto che si è abbattuto con forza in Valsugana: siamo passati dai 30°C registrati a mezzogiorno ai 20°C delle 13 fino ai 16°C di due ore dopo. Le raffiche di vento che hanno spazzato Levico hanno raggiunto i 74 chilometri all’ora.

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