I pompieri salvano la Val di Prà dal fuoco

di Massimo Dalledonne

Non è stato facile, per i vigili del fuoco volontari di Scurelle spegnere, lunedì pomeriggio l’incendio scoppiato in località Vallon di Val di Prà, all’inizio della Val Campelle.

Un incendio, per certi versi, davvero particolare. Verrebbe da dire a «scoppio ritardato», e non di certo per colpa dei pompieri, ma sicuramente tempestivo che ha permesso di evitare che le fiamme si propagassero nella zona distruggendo i boschi di questa zona incontaminata del Lagorai.

Tutto era iniziato sabato sera, quando in zona era scoppiato un furioso temporale ed un fulmine aveva colpito, distruggendoli, diversi alberi presenti in zona. Poco dopo le prime fiamme avevano iniziato ad interessare il sottobosco, un piccolo incendio che nessuno, però, per l’intera giornata di domenica aveva notato. Per quasi un giorno e mezzo le fiamme, ora dopo ora, hanno agito indisturbate fino a quando, lunedì, verso le 18, da località Musiera, dall’altra parte della valle sul comune di Telve, è arrivato l’allarme.

«Abbiamo ricevuto una telefonata da alcuni forestali - ci racconta il comandante Roberto Sartor - che ci hanno allertato. Trenta minuti in macchina, altrettanti a piedi per arrivare sul posto con i vigili del fuoco, una ventina i volontari, che subito hanno capito di non farcela da soli. E così, per circoscrivere l’incendio, dopo alcuni minuti, è stato necessario chiedere l’intervento dell’elicottero che ha permesso, con diversi passaggi, di spegnere rapidamente le fiamme.

E l’hanno fatto avvalendosi del deposito di 130 ettolitri realizzato, dallo stesso corpo di Scurelle, negli anni scorsi nei pressi di malga Val di Prà in caso di necessità per interventi in quota. «Con i miei uomini, una volta finito l’intervento dell’elicottero - ricorda Sartor - abbiamo lavorato fino alle 22 per spegnere completamente l’incendio e mettere in sicurezza la zona».

L’area interessata dall’incendio è stata di circa 200 metri quadrati, piena di larici e di cirmoli, a quasi 1.700 metri di quota, all’inizio della Val Campelle e vicino a Primalunetta, sul confine tra i comuni di Scurelle e di Castel Ivano. Un intervento tempestivo, reso possibile grazie alla prontezza dei vigili volontari di Scurelle ma, soprattutto, alla presenza in zona del deposito a suo tempo costruito presso la malga Val di Prà.

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