La Sportiva Paradise, dubbi tacitati e poche critiche

di Sergio Frassinelli

Lorenzo Delladio, amministratore delegato de La Sportiva, e il comunicatore Davide Gabrielli sono stati convincenti? Hanno fatto sognare un passo Rolle con il progetto «La Sportiva Paradise»? Sono riusciti a far passare il messaggio che Passo Rolle, tenuto com’è, fa perdere attrattiva a tutta la zona a cavallo tra le due valli trentine?

Mercoledì 19 luglio a San Martino di Castrozza, nella Sala Congressi Sass Maor gremita all’inverosimile di cittadini e i rappresentanti delle istituzioni locali, ma più di fiemmesi che di primierotti, dopo una lunga e accurata esposizione da parte del patron dell'azienda «La Sportiva», sono stati molti gli applausi, gli interventi e le risposte. Ma pochissime sono state le critiche espresse ad alta voce: gli imprenditori che pochi giorni fa avevano espresso i loro dubbi, sono stati per lo più zitti.

Chiamato in causa dal pubblico, Daniele Depaoli, sindaco di Primiero San Martino di Castrozza, ha detto: «I responsabili del procedimento di valutazione del progetto sono la Provincia di Trento e il Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino mentre noi, come Comune, possiamo dare soltanto una spinta di tipo politico, non tecnico né amministrativo. Io ho due pietre miliari sulle quali ragionare: la prima è che Rolle non può andare avanti così a prescindere dal marketing, la seconda è che dobbiamo sottolineare convintamente, come Primiero, che qualsiasi progetto riguardante Rolle e di conseguenza San Martino e la Val di Fiemme non può prescindere dal collegamento a fune Rolle-San Martino. È necessario però capire se questo collegamento ci porterà in un’area sciabile oppure nella "Sportiva Paradise".
È evidente che Rolle, in questi ultimi anni, ha perso il suo appeal turistico soprattutto per la difficoltà di collegamento tra le varie aree sciabili.
Per un reale sviluppo della zona si rende indispensabile un esame attento delle proposte presentate e un confronto con i numerosi cittadini presenti, cercando insieme altre alternative realizzabili, concatenate tra di loro».

Maurizio Bonelli, presidente della Cassa Rurale di Primiero, ha commentato: «Partendo dal bisogno di un effettivo rilancio del Rolle, la proposta illustrataci sembra seria e basata su dati scientifici. Dopo anni di continui litigi di attesa di un progetto, mi sembra giusto prendere in considerazione questa proposta, se noi non abbiamo altri progetti idonei ad incrementare l’economia del Primiero». Lorenzo Delladio ha risposto che questa iniziativa, la seconda del genere a livello europeo, può essere effettivamente l’occasione per vincere l’immobilismo del Primiero.

È intervenuto poi Daniele Gubert: «Sono affascinato dal progetto che ci propone un cambio di un paradigma, con un modello turistico diverso da quello portato avanti finora, ma dubito che questo sistema possa andare bene per tutto il Primiero, per cui consiglierei di esaminare attentamente la distribuzione dei vantaggi in maniera tale che il progetto presentato sia globalmente più valido del preesistente».
La risposta di Delladio è che la ricaduta economica su tutto il Primiero è inevitabile, giacché a Rolle non ci sono strutture alberghiere sufficienti a soddisfare la richiesta turistica.

A margine dell’incontro, il consigliere provinciale della Lega Nord Maurizio Fugatti (in sala anche Walter Kaswalder), ha commentato: «Credo che i punti chiari siano principalmente due: il primo è che c’è un imprenditore che decide di investire e rischiare del proprio in un progetto che ha anche una valenza di interesse pubblico (e di questi tempi non è cosa che accada tutti i giorni), il secondo è che la parte pubblica deve dare al più presto risposte chiare sul Protocollo di intesa del 2015 e deve finanziare subito, come promesso, il collegamento San Martino- Rolle».

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