Alga per 20 km nel Brenta: problemi per i pescatori

Un’alga sta invadendo le acque del fiume Brenta

di Mario Pacher

Un’alga sta invadendo le acque del fiume Brenta per una lunghezza di almeno 20 chilometri a partire dallo scarico del depuratore circumlacuale di Barco di Levico, e giù per tutta la bassa Valsugana, attraverso i territori comunali di Levico, Novaledo, Roncegno, Borgo ed oltre. Il fenomeno sta creando una situazione di notevole disagio soprattutto alle centinaia di pescatori della Valsugana che hanno dovuto sospendere la pratica ittica.
 
Già in passato quest’alga, che qualcuno afferma trattarsi di un "crescione" che non dovrebbe arrecare danno alla fauna ittica, era comparsa nel periodo estivo ma in misura molto più contenuta. Quest’anno invece - anche per il caldo di questi giorni - sta invadendo quasi l’intera superficie delle acque formando un vasto tappeto di fiorellini bianchi.
 
Molti attribuiscono la causa agli scarichi del depuratore che potrebbero contenere delle sostanze atte a favorire l’espansione smisurata di questa pianta, che vive soprattutto in presenza di poco ossigeno. "Altrimenti - si chiedono - come si giustifica l’assenza o quasi di questo fenomeno nella parte a monte dell’impianto?". 
 
In passato i pescatori avrebbero richiesto anche l’intervento dell’ente pubblico perché verificasse lo stato delle acque che finiscono nel fiume, comprese quelle del depuratore. Il fiume Brenta inoltre è invaso da ambo i lati da piante ed arbusti molto cresciuti , che hanno notevolmente ristretto il corso d’acqua.
 
Insomma, tra alghe e restringimento, nel Brenta è pressoché impossibile pescare. La gente passa ed osserva questo spettacolo floreale, pure bello a vedersi, ma preoccupante.

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