Il biomedicale sbarca a Vigolo Vattaro

di Giorgia Cardini

Entra nel vivo la realizzazione del nuovo «hub» europeo di EasyDial inc., impresa californiana fondata nel 2013 dal trentino Renato Giordano. 
Sarà un capannone che sorge a Vigolo Vattaro a ospitare l’azienda, che punta tutto sulla produzione di una valigetta portatile alimentata a energia solare che consente, a chi soffre di insufficienza renale, di effettuare l’emodialisi ovunque, senza doversi recare in ospedale o in clinica. Il miglioramento della qualità della vita per i malati è lampante, se si pensa che l’apparecchio pesa 8 chili e ha bisogno di soli 4 litri di acqua potabile per effettuare un ciclo completo di dialisi extracorporea in due ore. 
 
Come già scritto, EasyDial inc. ha scelto di insediarsi sull’altopiano della Vigolana dopo il fallimento della trattativa avviata con Trentino Sviluppo, che avrebbe dovuto portarla a trovare spazio prima nel polo della Meccatronica di Rovereto e poi a Mattarello. 
A spiegare perché la scelta finale sia caduta su Vigolo Vattaro è il responsabile della comunicazione aziendale, Luca Severi: «Vigolo Vattaro non è la più classica delle destinazioni industriali, è vero, ma il nostro prodotto viaggia su furgoni e quindi non richiede le vie di comunicazione necessarie ai Tir. Inoltre, la nostra filosofia aziendale è quella di fare impresa in modo diverso, non seguendo una pura logica industriale: vorremmo creare un’azienda che considera sempre l’aspetto umano della produzione e anche per questo pensiamo di poter stringere, con la comunità locale, una collaborazione proficua. Inoltre, la scelta è caduta sulla Vigolana anche per la vicinanza a Pergine, dove abbiamo acquistato una casa per i dirigenti e per coloro che dovranno venire dagli Stati Uniti».
 
Il capannone in cui s’insedierà EasyDial inc. è attualmente al grezzo: «Stiamo iniziando ora i lavori per attrezzare l’immobile, ricavando gli uffici e le aree sterili in cui avverrà la produzione, dove saranno montate le linee predisposte in Germania. La previsione è quella di installare le linee di produzione verso fine estate e procedere poi contestualmente all’ assunzione del personale necessario, per essere operativi entro l’anno e arrivare alla piena operatività a inizio 2018».
 
Per il momento EasyDial tiene riservata l’entità dell’investimento complessivo: «Ma la previsione è quella di assumere subito 15-20 persone, che diventeranno 45 nel medio termine e 80 in 5 anni». E le professionalità richieste sono elevate: «Le nostre linee di produzione sono quasi completamente automatizzate e hanno bisogno di pochi operai, ma molto specializzati perché le fasi di assemblaggio dei componenti richiederanno una preparazione specifica, elettronica ed elettrotecnica. Oltre al personale dirigenziale e amministrativo, abbiamo poi bisogno di ingegneri, ingegneri biomedici e infermieri che abbiano esperienza nella dialisi perché dovranno istruire altri medici e infermieri sull’uso del nostro strumento. Li cercheremo ovunque e ci avvaliamo della collaborazione con la Fbk, mentre in accordo con l’Università Federico II di Napoli abbiamo già assunto a tempo indeterminato 5 ricercatori della facoltà di Ingegneria chimica e dei materiali, per ridurre peso e dimensioni dell’attuale apparecchio». 
 
Trento sarà invece coinvolta direttamente nei test medici, propedeutici alla nuova apertura: «Dopo quelli in vitro e sugli animali, già superati, dobbiamo iniziare anche in Italia i test sui pazienti volontari: a Genova cominceremo a giorni, mentre a Trento li faremo con il coordinamento del professor Giuliano Brunori, direttore della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda sanitaria». 
 
Ma Vigolo Vattaro sarà anche la sede del progetto «Hope», speranza: «La nostra idea  - conclude Severi - è quella di eliminare la necessità di recarsi in ospedale non solo per i pazienti che possono usare la nostra valigetta da soli, ma anche per coloro che non sono autonomi e abitano in luoghi sperduti. Così, con la Nuova Carrozzeria Torinese di Chivasso (operativa nello stabilimento ex Lancia), abbiamo avviato una collaborazione per creare dei camper 4x4 perfettamente attrezzati, delle vere cliniche mobili che monteranno da 2 a 4 macchine EasyDial. Saranno a disposizione delle associazioni per raggiungere i pazienti che hanno difficoltà a muoversi in zone di montagna o in zone disastrate, come quelle terremotate».

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