Valdastico, sindaci divisi in Valsugana: irritazione a Caldonazzo

di Massimo Dalledonne

Il più stizzito di tutti è il sindaco di Caldonazzo Giorgio Schmidt. «Quello che più mi fa arrabbiare è il metodo con cui la Provincia si sta muovendo su un tema così delicato. Con noi sindaci comunica tramite i giornali per magari, poi, convocarci a cose fatte. Troppo facile cercarci quando ci sono le elezioni. Sono proprio deluso da questa politica». L’assessore provinciale Mauro Gilmozzi ha, di fatto, «sdoganato» il prolungamento della Valdastico in Trentino.

«Io non dico di no, a priori, ma queste decisioni vanno prese coinvolgendo il territorio». L’eventuale ipotesi di una uscita a Caldonazzo, lungo la valle del Centa, sarebbe una soluzione difficile da far digerire. Significherebbe più inquinamento, più traffico in una zona ad alta vocazione turistica. «Mi chiedo dove dovrebbe passare la bretella, in centro paese? Seguendo  quale tracciato? Ma qualcuno, prima di parlare - tuona Schmidt - ha sentito gli agricoltori? E gli operatori turistici?».

Il sindaco di Levico Michele Sartori è in ferie. «Al suo ritorno - dichiara il vicesindaco Laura Fraizingher - ci confronteremo. Ho letto quanto dichiarato da Gilmozzi e aspettiamo di saperne di più, a bocce ferme, con in mano un progetto ben definito. L’importante è che, qualsiasi decisione venga presa, non si penalizzi ulteriormente la valle intasando ancor più il traffico sulla statale 47». Gilmozzi è stato chiaro: oggi la Valdastico è utile sia alla Valsugana che a Trento.

«Sono rimasto sorpreso, positivamente, delle parole dell’assessore». Così il sindaco di Borgo Fabio Dalledonne, da sempre convinto sostenitore della Pirubi. «Aspettiamo di conoscere nei dettagli la proposta ed il  tracciato. Nel disegno di una nuova mobilità per il Nord Est, questa è una delle vie di comunicazione più importanti con innegabili ricadute per il turismo e l’economia della Valsugana. La Valdastico soprattutto per mezzi pesanti, quelli più leggeri, con peso inferiore alle 7,5 tonnellate, dirottati sulla Supervalsugana».

Da sempre Gianpiero Passamani è stato favorevole alla Valdastico. Sia da sindaco che da consigliere provinciale ha sempre visto di buon’occhio il prolungamento dell’A4 fino in Trentino. «L’importante è che, una volta per tutte, si arrivi ad una decisione con un progetto definitivo e completo che risolva sia i problemi della Valsugana che quelli della circonvallazione di Trento». Ma dove uscirà la Valdastico? C’è chi dice a Caldonazzo, chi a Campiello, nel comune di Levico. Tra progetti di impianti di biomassa e nuovi volumi di traffico in arrivo, quelli che si prospettano per gli abitanti della Valsugana non saranno anni facili. «Per ora conosciamo il pensiero dell’assessore, vediamo ora che succederà» conclude Passamani.

«Ma non dimentichiamoci - gli fa eco Dalledonne - che ci sono anche 20 chilometri della Supervalsugana, quelli a due corsie, da sistemare e da mettere in sicurezza». «Spero che qualcuno si degni di informarci meglio  - rimarca la dose Schmidt - anche perché si tratta di una scelta forte e pesante per la Valsugana. Ogni giorno che passa sono sempre più deluso dalla politica e da questi amministratori provinciali. Troppo facile cercarci quando servono voti e poi sparire! Così non va affatto bene».

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