Valsugana, Apival

«Se i nostri apicoltori non intervenivano con la nutrizione lo scorso anno le api sarebbero quasi tutte morte di fame». Così Paolo Paterno, riconfermato alla guida dell’Associazione Apicoltori Valsugana Lagorai. «Il 2014 è stato un anno difficile, oltre alla varroa, alla virosi ed altri problemi sanitari ci sono altri due nuovi parassiti alle porte del nostro territorio».

L’agricoltore di Spera lancia l’allarme. «Allevare api è sempre più impegnativo - racconta - tanto che  alcuni studiosi del settore hanno ribadito come l’ape mellifera sia oramai un insetto in via di estinzione».
Parole forti, le stesse espresse, nei giorni scorsi, ai tanti soci presenti all’assemblea annuale nella sala riunioni della Cassa Rurale di Roncegno.
«Non ci sono solo i problemi ambientali da combattere - è l’avvertimento -, dobbiamo fare il mea culpa anche noi apicoltori che abbiamo spinto le selezioni di api verso interessi più produttivi che di equilibrio per la loro esistenza. Ma per noi non si tratta solo di passione, deve diventare una vera missione per garantire la sopravvivenza di questo bene sociale».

Sono in tutto 208 i soci. Una attività intensa quella dello scorso anno per Apival: oltre al corso per principianti, garantita l’assistenza tecnica gratuita e corsi di formazione a tutti gli apicoltori del territorio. «Abbiamo organizzato la festa d’autunno a Pergine e con lo stesso Comune - sottolinea Paterno - abbiamo potenziato il contributo per il servizio di impollinazione sul territorio comunale. E, soprattutto, saluto con soddisfazione la costituzione ufficiale della Federazione Apicoltori Trentini che unisce quattro associazioni: oltre ad Apival anche gli apicoltori di Fiemme e Fassa, Sole e Pejo e della Lagarina». Ai lavori era presente il suo presidente Romano Nesler che ha relazionato sulle prime attività di Fat nel campo dell’aggiornamento e del miglioramento del rapporto con i referenti del Servizio Agricoltura della Provincia.

Nel 2014 Apival, come le altre associazioni facenti parte della Federazione Apicoltori, non ha potuto accedere ai finanziamenti provinciali per l’apicoltura. «In questi ultimi mesi ci siamo impegnati per presentare alle istituzioni locali il nostro regolamento sull’apicoltura: da anni cerchiamo di farlo  riconoscere in Valsugana. Ma finora - ricorda Paterno - siamo riusciti a coinvolgere i Comuni di Pergine, Levico Terme e la Comunità di valle Valsugana e Tesino. È nostra intenzione promuovere manifestazioni ed incontri per farci conoscere. Per quest’anno vogliamo lavorare con le nostre api annusando il profumo del fresco miele e il suo abbondante raccolto, rafforzare le relazioni e fare in modo che questo gruppo aggreghi nuove forze e nuove idee».

Nel corso dei lavori è stato eletto il nuovo direttivo: hanno raccolto voti, in ordine di preferenza, Paolo Paterno, Elisa Pavesi, Romano Nesler, Luigi Montibeller, Elena Belli, Franco Pioner, Remo Zeni, Vittorino Angeli, Bruno Valentini, Christian Martinello, Elio Stelzer, Claudio Valentini, Marco Mascotto, Gianfranco Trentin, Achiulle Casagrande, Daniele Gadler, Santo Furlan, Ugo Vicentini e Zeno Degan.

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