Italcementi, poche speranze per i posti di lavoro

«Il tempo è scaduto» per la vertenza Italcementi e 347 lavoratori rischiano il posto di lavoro a fine anno. È l’allarme che i Sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil lanciano al Governo dopo aver proclamato lo stato di agitazione all’indomani di un incontro al Mise. Secondo i rappresentanti dei lavoratori «nè il Governo nè Heidelberg (l’azienda tedesca che ha rilevato il Gruppo dalla famiglia Pesenti, ndr) hanno un atteggiamento propositivo».

Quest’ultima - spiegano - si è presentata senza un piano industriale che indichi come intenda organizzare la produzione in Italia dopo l’acquisizione di Cementir e di Cementir Sacci. «Dopo aver dichiarato nel confronto sindacale di non essere disposta ad integrare il trattamento di Cigs disdettando di fatto parte degli accordi sindacali - proseguono i sindacati - Heidelberg non si è detta disponibile a ritirare la procedura di licenziamento, consentendo la prosecuzione del trattamento di cassa integrazione».

In Trentino, è interessato lo stabilimento diPonte Oliveti alle Sarche, chiuso ormai dal 2016, i cui 80 dipendenti sono in cassa integrazione in attesa di sapere il loro futuro.

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