Graziadei Surgelati, via al nuovo stabilimento

di Patrick Zeni

Terminato il compito degli amministratori che hanno reso possibile la lottizzazione, in località «La Fassa» sono entrati in azione i tecnici e gli operai, e sta sorgendo il nuovo capannone della «Graziadei Surgelati» che qui avrà una base operativa iper-tecnologica all’avanguardia.
A settembre, la giunta comunale aveva concesso in affitto quinquennale all’imprenditore e maestro pasticciere tre particelle fondiarie adiacenti all’area edificabile composte da un tracciato erboso a servizio dei soli frontisti per complessivi 467 metri quadri allo scopo di approntare il cantiere che ha già visto gli escavatori entrati in azione e le fondazioni gettate.
 
Perché non cedere le aree direttamente? Alla base del pressing procedurale risiederebbe la ristrettezza dei tempi «non compatibili con la realizzazione dell’iniziativa artigianale sull’area» occorrenti alla formalizzazione di eventuali permute che hanno spinto invece il Comune a sdemanializzare le particelle in questione, classificate come beni appartenenti al patrimonio disponibile. Mossa valutata «economicamente conveniente per l’amministrazione» optando per l’affitto in attesa di ciò che sarà l’assetto definitivo di quell’area.
 
Via libera pertanto alla costruzione di un nuovo e capiente stabilimento produttivo per cui il committente con sede a Sarche si impegna a sborsare 106 mila euro riconducibili all’urbanizzazione primaria, e nella posa in opera di sottoservizi indispensabili all’idoneità insediativa in senso tecnico.
Essendo la sede della «Graziadei Surgelati» a Sarche ormai troppo piccola, l’amministratore unico Giuliano Graziadei ha preferito puntare sulla nuova sede a Cavedine, investendo 10 milioni di euro su una modernissima superficie coperta di 6 mila metri quadrati e ulteriori 4,5 milioni riservati a un magazzino automatizzato capace di 3 mila posti pallet (contro gli odierni 800), il tutto al fine di quadruplicare l’attuale capacità produttiva una volta a regime, verosimilmente nel giro di un triennio. 
 
Dunque un percorso di rinnovamento globale di un’azienda con 15 dipendenti che da oltre trent’anni si pone come un punto di riferimento nel mondo della pasticceria surgelata: produce infatti strudel di mele o ai frutti di bosco e crumble di mele nel rispetto di una lunga tradizione dolciaria nostrana. Ed è partner di Melinda per produrre l’unico strudel con il marchio della cooperativa anaune.
Tra sei mesi o poco più entrerà quindi gradualmente in funzione a Cavedine un sofisticato centro di produzione, surgelamento e imballaggio, mantenendo temporaneamente lo stoccaggio a Sarche. Quattro linee produttive, di cui una ad alta tecnologia dedicata alla pasta sfoglia, per competere ad armi pari sul mercato estero della grande distribuzione organizzata, Oltralpe in primis. 
 
«Il mercato tedesco richiede sempre più competitività nei prezzi, per questo stiamo puntando su nuove tecnologie necessarie ad abbattere i costi di produzione almeno del 30 o 40%», conclude il titolare Graziadei.
È stata l’approvazione del Piano di lottizzazione relativo alla zona industriale, lo scorso 22 giugno, ad accompagnare la nuova sfida imprenditoriale lanciata dalla Graziadei Surgelati.
L’amministrazione comunale di Cavedine ci crede al punto da aver accolto con il parere unanime dell’intera rappresentanza consiliare l’operazione di frazionamento catastale essendo che - osservava la sindaca Ceschini - «il progetto porta sul nostro territorio un investimento di 10 milioni di euro».

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