Castel Madruzzo "patria" dei presepi

Se a cavallo dei mesi di novembre e dicembre ricorre puntuale l’attanagliante dilemma tra albero natalizio e presepe, gli abitanti all’ombra del maniero che fu dimora del potente casato di principi vescovi non lasciano adito a dubbi: meglio il secondo. Così un’ottantina di composizioni artistiche della Natività rigorosamente fatte a mano saranno in mostra dalla seconda domenica d’Avvento all’Epifania sotto gli occhi incantati dei passanti. Da sei anni a questa parte, in un continuo crescendo di sensazioni percettive, Castel Madruzzo è per antonomasia il borgo dei presepi in Valle dei Laghi laddove le stesse massicce case rurali addossate le une alle altre, e pervase in questo periodo da un clima di silenziosa attesa quasi surreale, fanno da pendant a un paesaggio bucolico dominato da campagne declive e rupi calcaree. Un tripudio d’estro creativo sprigionato da gente che darebbe del filo da torcere ad artisti di professione e che ad ogni Natale, per adorare il Bambino in fasce deposto nella mangiatoia, si supera“seguendo la stella” come vuole il titolo della mostra di piccoli capolavori dell’arte presepiale allestiti con grazia e levità all’interno di scantinati, androni e cortili piuttosto che ai bordi delle scale, nel mezzo delle aiuole, su balconi, muretti o davanzali. “Come i Re Magi hanno seguito la stella per giungere a Betlemme proponiamo di percorrere le strade del nostro paese e rivivere in ogni presepe il mistero della nascita di Gesù”, il messaggio rinnovato dagli autori, in pratica ogni famiglia residente nell’ex frazione di Lasino, che aderendo spontaneamente all’idea lanciata dalla locale Pro loco consentirà il libero accesso a quelle loro proprietà. E a Castel Madruzzo la semplicità è di casa: legno, sughero, cartone, alluminio, ceramica, pasta, feltro, gesso e materiali di riciclo magistralmente combinati tra loro ed espressione di manualità oggi come ieri. Domenica 10 dicembre alle 14.30 l’inaugurazione in compagnia del Corpo bandistico di Calavino, del Coro Trentino Lagolo e dello scrittore Mauro Neri con il Distretto famiglia della Valle dei Laghi, mentre alle 18 l’arcivescovo Tisi officerà l’eucaristia.

 

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