Il Comune di Madruzzo interviene contro i "ricordini" degli amici a 4 zampe

Stop ai cani incustoditi e alle deiezioni lasciate a terra dai loro proprietari, possessori o detentori. Nel tentativo di arginare il fenomeno che ultimamente colpisce il territorio comunale, il primo cittadino di Madruzzo ha emesso un’ordinanza con decorrenza immediata la cui applicazione è demandata alla polizia locale. Perché la situazione di Calavino, Lasino e circondario rasenta il limite della sopportazione. A confermarlo sono le «sempre più numerose» rimostranze levate per ragioni igienico sanitarie derivanti dall’abbandono di feci animali in luoghi pubblici o aperti al pubblico. 
Quindi: «Sulle aree pubbliche o in quelle ad uso pubblico e di pubblico passaggio, a garanzia dell’igiene e a tutela del decoro, i conduttori sono sempre obbligati a tenere i cani al guinzaglio, anche se di piccola taglia, e nei luoghi di grande affollamento vanno muniti di museruola, tale da impedire loro di mordere». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata un morso rimediato ad ottobre in località San Siro da un abitante a passeggio che se l’è cavata con dieci punti di sutura ad un polpaccio. In quella zona periferica di Lasino Bortoli annuncia la realizzazione di una prima area di sgambamento recintata, da replicare a Calavino e Sarche.
In seconda battuta l’ordinanza prescrive sia la dotazione e l’uso di apposita attrezzatura (sacchetti da esibire su richiesta degli organi di vigilanza) per l’asportazione immediata degli sterchi. Nemmeno sei mesi fa, a dimostrazione della solerzia dell’ente pubblico, sono spuntati dodici Dogtoilet ossia dispenser di sacchetti igienici con bidoncino integrato. 
Le sanzioni? Dai 50 ai 300 euro. 

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