Una vescia da 2,5 chili nei boschi di Nosellari

di Tiziano Dalprà

Oscar Oberbizer, meglio conosciuto come «Oca», grande ed appassionato ricercatore di funghi, ha trovato nei boschi di Nosellari una vescia gigante dal peso di 2,527 chilogrammi.

«È iniziata la stagione dei funghi, per la verità un po’ in ritardo, comunque il ritrovamento di questo miceto potrebbe essere il preludio a due settimane intense di crescita», sottolinea il popolare “Oca” che conosce, sull’Alpe Cimbra, decine di posti dove i funghi, nel periodo della “butada” crescono copiosi.

Il termine “vescia” è utilizzato per indicare due specie ben distinte di funghi, le quali si differenziano principalmente per le dimensioni, “vescia maggiore” e “vescia minore”. Queste due tipologie sono entrambe commestibili, anche se il primo è considerato più raffinato a livello di sapore rispetto al secondo. Un’altra caratteristica che li contraddistingue sono le dimensioni.

La vescia maxima, se lasciata crescere, può raggiungere grandi dimensioni, mentre la vescia minore mantiene le dimensioni standard degli altri funghi presenti in natura. Tornando al sapore e alla commestibilità di questi due esemplari di funghi è bene sapere che se vengono entrambi presi nel giusto periodo, possono alla stessa maniera dar vita a delle ricette culinarie molto saporite e succulente. E le brise?

«Top secret , non si può dire nulla, ma penso sarà un autunno interessante» borbotta Oscar, mentre sorseggia un tè alla menta al bar Vicenza.

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