Obitorio della Rsa in affitto per abbassare le rette 52 euro per l'ultima veglia

di Nicola Guarnieri

Con la spending review e i denari che, inutile nascondersi, sono sempre meno, specie nelle strutture di accoglienza e sostegno alla collettività, bisogna fare di necessità virtù. Ed ogni accorgimento utile a fare cassa è ben accetto. Ne sanno qualcosa sul monte Baldo, all’azienda pubblica di servizi alla persona. Che, da qualche tempo, ha deciso di affittare alcuni spazi per incamerare qualche soldino che, di rimando, viene risparmiato dalle famiglie degli ospiti. Perché la locazione di locali porta introiti e le rette, anziché aumentare (non fosse altro che per l’Istat o per l’inesorabile caro vita), finiscono col ridursi per la gioia di chi è costretto a servizi della casa di riposo per accudire il parente anziano.

In questa logica di conti del buon padre di famiglia si inserisce anche la camera mortuaria. Certo, suonerà un po’ macabro ma in verità è un servizio sociale di tutto rispetto. Ma la Rsa di Brentonico ha deciso di affittarla a chi ne fa richiesta. Alla modica cifra di 52 euro si può vegliare il caro estinto e onorarlo a seconda del rito preferito: cattolico, ortodosso, musulmano, ebraico, buddista, indù, ateo o qualsivoglia altra confessione religiosa. Ma, attenzione, si può anche sfruttare per ospitare la salma del parente passato a miglior vita in attesa della cremazione o del funerale. Per i cattolici, oltre alla possibilità di trattenere in un locale accogliente il congiunto scomparso fino al momento di consegnarlo alla terra o al cielo, c’è pure la disponibilità della cappellina al piano superiore, una chiesetta studiata apposta per il rosario di clemenza nel passaggio dell’anima al Creatore o anche solo, per chi è rimasto, di stare insieme per pregare o ricordare la persona andata avanti.

La tariffa da pagare, come detto, non arricchirà nessuno ma andrà a coprire le spese di corrente elettrica e pulizia della sala e soprattutto a limare il costo della retta per gli anziani ospiti della struttura. Si tratta, in estrema sintesi, di una sorta di marketing per cercare di non dipendere totalmente dai contributi pubblici. La morte, d’altro canto, è inevitabile e sapere che sull’altipiano c’è un posto dove poter custodire la bara di un nostro caro in attesa del trapasso è comunque confortante. Affittando la camera mortuaria, tra l’altro, si viene incontro alle esigenze di rito di chi non è cattolico e garantisce a tutti l’occasione per salutare in modo degno il parente o l’amico deceduto.

L’esperimento di noleggiare la camera mortuaria a chiunque va avanti da tre anni ed ora la Provincia ha rinnovato l’autorizzazione al progetto fino al 31 dicembre 2021. La casa di riposo, comunque, non si limita all’affitto della stanza del trapasso ma ha messo a disposizione anche altri locali con tariffe stabilite però da piazza Dante. La sala pluriuso, per esempio, può essere sfruttata da associazioni e scuole di ballo tutti i giorni dalle 18.30 alle 22.30 al costo di 12,50 euro all’ora. Il giardino esterno, invece, si può occupare nello stesso orario per 8 euro. Ma c’è spazio pure per i medici visto che l’ambulatorio, una volta al mese per massimo due ore, può servire per il controllo dei presidi acustici con un rimborso di 40 euro ad accesso.

L’idea funziona visto che sta portando in dote molto più di quanto preventivato. Perché i sodalizi che l’affittano per organizzare corsi di ballo piuttosto che di ricamo lasciano le porte aperte agli ospiti della Rsa che hanno dunque a disposizione un’animazione extra facilitando il processo di normalizzazione. Tradotto significa avere osmosi con il mondo fuori. Aspetto, questo, che gli utenti residenziali dell’Apss gradiscono parecchio.

comments powered by Disqus