Castel Pietra e l'arte nuragica

Una mostra potente e magica, ispirata ai segni e alle scritture nuragiche. Un linguaggio antico ed evocativo che l’artista sardo Antonello Serra ha portato nelle sale di Castel Pietra a Calliano. «Arria», questo il nome dell’esposizione che rimanda ad un termine dialettale campidanese quasi scomparso (che non è altro che l’anello che veniva messo sul naso del toro), avrebbe dovuto essere realizzato a Castel Drena, ma a causa del crollo del muro di cinta della scorsa estate, ha dovuto cercare un’altra collocazione. L’ha trovata nella fortezza di Calliano che si è rivelata interprete ideale di un’arte di grande impatto, evocativa e misteriosa. Accanto ai totem, le grandi tele e gli scudi nuragici, Serra ha voluto con sé altri trenta artisti che hanno esposto con lui tra i corridoi e le stanze del maniero. La mostra, che rimarrà visitabile fino al 30 novembre, dal giorno dell’inaugurazione è stata accompagnata da numerosi eventi culturali.
Antonello Serra è nato ad Oristano nel 1967, attualmente vive a Trento. È socio dell’associazione «Amici dell’Arte di Ghilarza». I suoi primi approcci con la pittura ad olio risalgono al lontano 1987, come autodidatta, riproducendo opere prima di De Chirico e in seguito di Salvador Dalì che rimane impresso non solo nei suoi quadri ma anche nel suo stile di vita.

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