Anziani evacuati per l'esercitazione

La presidente dell’Apsp Opera Romani di Nomi Francesca Parolari aveva avvisato la comunità: «Se sentirete sirene in via Roma non preoccupatevi. Si tratta solo di una prova di evacuazione». Ieri mattina, la grande casa di riposo si è trasformata per alcune ore in un banco di prova per una maxisimulazione d’incendio, con tanto di feriti e una quarantina di anziani evacuati. «Un’occasione - spiega Parolari - per far conoscere questa gigantesca e labirintica struttura alla macchina dei soccorsi e testare il piano d’emergenza: se in futuro dovessero verificarsi catastrofi sapremo come comportarci».
L’allarme è scattato alle 9.20 quando il fumo ha cominciato ad invadere il corridoio del primo piano costringendo alcuni infermieri a chiamare il 112. Con l’arrivo delle prime squadre dei vigili del fuoco volontari di Nomi e di Pomarolo, una trentina, viene costituita l’Unità di crisi, composta dal responsabile operativo del soccorso (Ros) nonché comandante dei pompieri di Nomi Gabriele Boratti, dal direttore della struttura Livio Dal Bosco, dal responsabile servizio protezione e prevenzione dell’Opera Romani Giovanni Leoni e dal coordinatore dei soccorritori sanitari Mirco Santamaria. Nel frattempo i vigili del fuoco provvedono alla gestione dei focolai e all’estrazione delle persone rimaste nelle stanze invase dal fumo, mentre i volontari della Croce rossa stabilizzano gli ospiti in stress respiratorio, trasportando verso i presidi sanitari i codici gialli e rossi. Vista l’inagibilità del primo piano, l’Unità di crisi decide di evacuare una trentina di persone. Destinazione: il tendone delle feste in piazza a Nomi, individuato come Centro di raccolta, dove i cuochi dell’Opera Romani hanno poi servito il pranzo a tutti gli «sfollati» e i loro familiari. Gli altri ospiti, invece, riuniti nella sala polivalente e in altri spazi comuni non coinvolti dalle fiamme, sono stati assistiti da operatori sanitari e volontari direttamente in struttura.
«Una giornata intensa, ma fondamentale per migliorare la sicurezza dei nostri anziani e dell’edificio di via Roma: un’esercitazione che ci permette di essere preparati nell’eventualità che si verifichi un vero incendio. - afferma il direttore Dal Bosco - Alla simulazione hanno preso attivamente parte gli ospiti che avrebbero sopportato una situazione di stress e agitazione come questa, ma il ringraziamento va a tutti coloro che si sono prestati alla prova, dal personale, a cui è stato richiesto un elevato livello di integrazione con le forze di volontariato operanti in zona, alle cavie, alle squadre di soccorso».

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