Coltivare l'orto fa bene alla mente

Il nuovo progetto della Rsa di Mori

Cambiano le esigenze della popolazione anziana e si mettono in campo nuovi approcci terapeutici. All’Apsp «Benedetti,» da maggio in poi, è in programma l’Orto cognitivo: «un luogo dove coltivare la mente prendendoci cura delle piante». Ci saranno dieci incontri su due gruppi di residenti: il primo appartenente al gruppo «alzheimer» (5 residenti segnalati dall’Apsp) e il secondo di 6-8 residenti selezionati per interesse o particolarità di recupero cognitivo. L’intero percorso è pensato e gestito da Valentina Brentari ed Elena Tonolli, psicologhe esperte in neuropsicologia.

Sarà un percorso di stimolazione cognitiva attraverso la natura. Le due psicologhe hanno già portato avanti alcuni progetti all’Apsp di Mori, verificando che questo tipo di attività produce effetti benefici con miglioramenti cognitivi, emotivi e relazionali. Altra osservazione emersa è che buona parte delle persone coinvolte ha una storia di vita strettamente legata al mondo contadino e naturale. Il nuovo percorso utilizza quindi proprio il verde come facilitatore e mezzo d’intervento, attraverso il quale stimolare le funzioni cognitive residue, e sarà utilizzato come spunto per favorire situazioni di incontro e scambio attivo tra i partecipanti, tramite la rievocazione di momenti importanti della propria esperienza di vita e la loro condivisione.

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