Trova la preziosa zampogna due anni dopo il furto

di Luisa Pizzini

Di tanto in tanto perfino per storie odiose come quelle legate ai furti si può scrivere il lieto fine. Questo, tra l'altro, riguarda un personaggio che ha tutte le carte in regola per essere il protagonista di una di quelle favole che piacciono tanto ai bambini. Potrebbe cominciare così: «C'era una volta uno Zampognaro che aveva perso una delle sue zampogne». 

È accaduto a Pomarolo, il paese dove vive lo Zampognaro lagaro, al secolo Attilio Gasperotti . Due anni fa dalla sede dove custodisce i suoi preziosi strumenti era sparita una zampogna. «Ne ho una decina in tutto» racconta. «Quella era una delle ultime che avevo acquistato. Di solito le compero nel centro o sud Italia, dove esistono piccoli laboratori artigianali che le realizzano. Quella aveva una valore di circa 700 euro e mi è stata rubata da qualcuno che, probabilmente, si era fatto copia della mia chiave ed era riuscito così ad introdursi nella sede, portando via la zampogna». 

Sono strumenti unici ed affascinanti, ma sono in pochi a saper suonare una zampogna e il timore dello Zampognaro era che venisse rovinata o distrutta. Lui un'idea se l'era pure fatta del ladro e si augurava che, prima o poi, quella zampogna l'avrebbe ritrovata. Ma il passare del tempo aveva un po' affievolito le speranze. «Lo Zampognaro però, continuava a girare il mondo con la sua musica» potrebbe continuare la favola ambientata in Vallagarina. E così è stato, perchè Attilio Gasperotti con il suo gruppo di musicisti negli ultimi anni ha partecipato a molti festival internazionali. Ma la bella notizia, tanto attesa, è arrivata in questi giorni al ritorno dal suo ultimo viaggio che lo ha portato a partecipare ad un festival in Nepal. «Finalmente mi hanno riportato la zampogna rubata» racconta felice. «L'hanno ritrovata in uno spazio comune della casa Itea di Pomarolo. Era in un sacco e quando l'hanno notata hanno capito subito: più che mia non poteva essere. Forse in tutto questo tempo è sempre stata lì senza che qualcuno se ne accorgesse. Devo dire che ci speravo tanto».  

Ora il prezioso strumento potrà tornare al suo posto, accanto alle altre zampogne. Ciascuna è caratterizzata da tonalità diverse. «La Zampogna emette una sola tonalità, quindi devi averne diverse per fare musiche diverse. Ad esempio per accompagnare un coro di bambini va bene quella in re, più grave, mentre quando suono con altri strumenti è meglio usare quella più acuta in sol, nella stessa tonalità degli strumenti. Sono affezionato a tutte, quella che mi avevano rubato aveva anche un certo valore economico dato che era in olivo. Poi ce ne sono che costano meno (fino a anche 400 euro, ndr ) e vanno bene per studiare, ma anche che costano molto di più, fino 1300 euro».

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