«Salvetti sempre corretto con noi stranieri»

Nora è una ragazza del Marocco che vive ad Ala. In questo periodo frequenta un corso a Riva del Garda, dove arriva prendendo la corriera tutti i giorni. Lo fa da qualche anno ormai, perchè anche per recarsi alle scuole superiori frequentate a Rovereto prendeva i mezzi pubblici. Conosce a memoria gli orari per potersi muovere ed anche molti autisti, tra i quali Moreno Salvetti, l’autista di Trentino trasporti accusato di aver lasciato a terra un gruppo di profughi alla fermata di Marco nel mese di dicembre.   
 
«Non ha senso che faccia una cosa del genere! Sono anni che prendo quella linea, da quando facevo le scuole superiori, e Moreno Salvetti l’ho sempre incontrato volentieri» racconta la ragazza. «Non sono italiana, ma mai una volta ha mancato di rispetto nei miei confronti. Nè a me, nè agli altri passeggeri. Non mi aspettavo tutto questo accanimento nei suoi confronti. Questa storia è venuta fuori dopo mesi, solo per fare polemica». Dopo aver letto delle accuse rivolte a Salvetti, molti passeggeri lo hanno confortato: «Gli abbiamo espresso solidarietà - conferma Nora - nessuno a bordo la pensa diversamente. Ha il nostro appoggio, lui non è dalla parte del torto».  
 
In difesa dell’autista di Avio parla anche Elena, donna rumena residente a Borghetto. «Io sono originaria della Romania, in italia da 22 anni. Sono cinque o sei anni che vado in pullman e non ho mai avuto alcun problema. Sono rimasta scioccata dalle porcherie che sono state scritte su di lui. Denigrare una persona è una cosa assurda. Lui ha un carattere forte, ma un’altra persone al posto suo potrebbe cadere in depressione. Chiunque starebbe male di fronte ad una cosa del genere. C’è qualcuno degli autisti che tratta male noi stranieri, ma di sicuro non è lui».

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