L'eccessivo smog preoccupa i Comuni: «A22, via i Tir aumentando il pedaggio»

L'eccessivo smog preoccupa i Comuni

di Nicola Guarnieri

I dati sull'inquinamento derivante dall'autostrada del Brennero preoccupano la commissione ambiente del Comune. I continui sforamenti dei limiti fissati dall'Unione Europea per gli ossidi di azoto rischiano di costare caro. Non solo in termini di salute a lungo termine ma anche economico visto che la stessa Europa potrebbe contestarci un'infrazione per troppo smog. Ma questo è un discorso a parte e, almeno ufficialmente, ad oggi solo Bolzano è stata multata.

La questione aria viziata da traffico, però, preoccupa. I consigli comunali di Avio e Besenello, proprio per la soglia allarmante di ossido d'azoto lungo l'A22 (la media è sempre sopra del 30% con picchi del 120%), hanno già votato all'unanimità due mozioni in cui chiedono ai sindaci Federico Secchi e Cristian Comperini di farsi carico della questione presso la Provincia. L'allarme è poi stato recepito anche da Rovereto con la commissione ambiente che ha chiesto un incontro con gli esperti - Gabriele Tonidandel dell'Appa e Claudio Campedelli di Bolzano (come abbiamo riferito nell'edizione di ieri) - per conoscere dati e strategie e quindi agire di conseguenza. Tradotto significa produrre una mozione da aggiungere alle altre in modo da far sentire la voce dei territori nelle stanze dei bottoni. A credere in questa battaglia è soprattutto il presidente della commissione, il consigliere di M5s Paolo Vergnano.

Preoccupati per l'aria che respiriamo?
«Certo, ci mancherebbe. Abbiamo voluto e lavorato per quella riunione, che non è costata nulla al Comune, per capire non solo i dati ma lo stato dell'arte e quali strategie si sono messe in campo per combattere l'inquinamento».
L'unico suggerimento di tecnici e Provincia, per ora, è rallentare i veicoli sull'A22 per tagliare di un terzo le emissioni di No2.
«Ma il problema vero non sono le macchine, sono i Tir. I dati ci dicono che le automobili incidono per il 20-25% mentre il grosso delle emissioni è da imputare al trasporto pesante».
La colpa, insomma, è dei camion, delle troppe merci che viaggiano su strada anziché su ferrovia?
«È così ma non siamo noi a dirlo, sono gli stessi tecnici. La soluzione a breve termine è proprio quella di spostare le merci su treno. Tantopiù che la ferrovia del Brennero è sottosfruttata visto che ha una capacità di trasporto di 20 milioni di tonnellate all'anno ed oggi ne viaggiano solo 11 con 30 milioni trasportate in strada».
Limitare la velocità ai 90 chilometri all'ora per i veicoli, dunque, è una sorta di cura palliativa?
«Va bene tutto ma non risolve il problema. Calcoli alla mano incide solo sul 4% della questione. Troppo poco per non individuare un'altra soluzione. E in commissione ambiente è stato ribadito questo concetto».
I Tir, quindi, dovrebbero viaggiare su ferro e non più su gomma?
«È quello che si dovrebbe fare ma purtroppo c'è di mezzo l'economia. Viaggiare su strada costa di meno e i vettori, come ricorda il trattato europeo di Lisbona, sono liberi di fare quello che vogliono».
Gli esperti, l'altra sera, hanno mostrato i dati della Svizzera che spinge i Tir sul treno con tariffe proibitive per chi sceglie la strada.
«È quello che bisognerebbe fare anche qui. Invece l'A22 costa meno delle altre e quindi attira il 55% di traffico pesante che altrimenti sceglierebbe, per esempio, il Gottardo. Inutile nasconderci, bisogna aumentare le tariffe di insiste per la gomma».
Ma l'A22, in questo modo, perderebbe utili.
«Ma l'A22 è nostra e quindi è la politica che deve decidere: è meglio perdere 10 milioni di euro all'anno ma respirare meglio e vivere più sani o il contrario? Queste sono scelte che deve fare la Provincia di Trento d'accordo con l'Alto Adige e il Tirolo. Altrimenti tanto vale cedere l'autostrada ai privati».
La proposta di aumentare il ticket autostradale per i Tir, magari del 30%, sarà formalizzata?
«Nei prossimi giorni ci ritroveremo come commissione ambiente e predisporremo una mozione da portare in consiglio comunale. E chiaramente inviteremo a dissuadere i mezzi pesanti dall'usare la strada chiedendo alla Provincia di farsi promotrice di un trasferimento, con incentivi magari, delle merci su rotaie. E senza attendere il 2050 con il tunnel del Brennero visto che già ora la ferrovia ha la capacità di togliere un milione di Tir dall'A22».

comments powered by Disqus