Blitz animalista a Volano: rapito un setter Poi la telefonata anonima: «Non te lo ridò»

di Matthias Pfaender

«Sono un’animalista e sono contro la caccia. Ho preso il tuo cane, che è denutrito, e non te lo ridò». Questo quanto si è sentito dire al telefono Daniele Bontempelli, di Volano, da una misteriosa sconosciuta.

La telefonata, fatta con numero privato (quindi anonimo), è stata effettuata sabato verso mezzogiorno, proprio mentre tra le campagne in collina che separano l’abitato di Volano dal campo da motocross e il Bosco della Città di Rovereto Daniele stava cercando senza soste la sua Lea, una cucciolona di setter inglese, che era misteriosamente scomparsa qualche ora prima. Ma, appunto, non era semplicemente scomparsa. Era stata rapita.

La vicenda che ha colpito Daniele Bontempelli e la moglie Ida Cavalieri, residenti a Volano, a Zaffoni, ha dell’incredibile.

I due hanno da circa un anno e mezzo due cani, due femmine di setter inglese. «Sono due sorelle, sono sempre state abituate a vivere insieme, e ora la Ambra (l’altro cane, ndr) è tutta agitata, e piange sempre cercando la Lea» spiega Ida, che da due giorni non pensa ad altro che alla sua «cucciolona» scomparsa all’improvviso ed ora chissà dove.
I due animali hanno a disposizione una cuccia all’interno di un campo recintato di proprietà della famiglia Bontempelli. Come ogni sabato, prima di andare al lavoro, anche l’altro giorno verso le nove del mattino Daniele Bontempelli è andato a «salutare» le due cagnette.

«Eravamo lì insieme, come tante volte - racconta -. Loro erano tranquille come sempre. Poi a un certo punto la Ambra ha preso in bocca per mangiare qualcosa che non mi piaceva, qualche foglia infangata, e allora mi sono chinato per levargliele e per pulirle il muso. Pochi secondi, il tempo di rialzarmi e girarmi, e la Lea, che fino a un attimo prima era lì che annusava in giro, non c’era più».

La scomparsa dell’animale sembra subito molto strana a Daniele, visto che le due cagnette sono di indole ubbidiente, molto legate al padrone con il quale vanno a caccia e molto timide con il resto delle persone.
«Non danno confidenza a nessuno che non sia della famiglia».

Daniele parte subito alla ricerca della Lea, andando a piedi fin su al Bosco della Città. Per tre ore resta senza fiato, perso nel chiamare il cane tra i sentieri. E quando sta ormai per prendere la strada del ritorno a casa a Volano, riceve l’assurda telefonata.

«Non potevo credere - racconta - a quello che mi stava dicendo quella donna (che ha trovato il numero del cellulare di Daniele sul collare di Lea, ndr). Mi ha anche accusato di maltrattamenti, e che il cane era denutrito. Ma quando mai! Si vede che non conosce i setter inglesi, anzi al massimo è un po’ sovrappeso. Le ho detto che se non mi avesse ridato subito il cane l’avrei denunciata. Ma lei ha messo giù. Non l’ho più sentita e non ho la possibilità di richiamarla, dato che non conosco il numero. Io e mia moglie siamo distrutti. In due giorni abbiamo sentito tutti i canili della regione, e abbiamo denunciato l’accaduto ai Carabinieri di Rovereto. Ma per ora nulla. La Lea la dobbiamo tenere in casa perché da sola non riesce a stare. I cani diventano parte della famiglia, e vedersela portare via così è una cosa che ti abbatte».

Le ricerche, ora anche in forma ufficiale, vanno avanti.

Chi dovesse avvistare il setter inglese Lea, un anno e mezzo di età per 14 chili, è pregato di contattare Daniele Bontempelli al 328.7254894.

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