Lessinia, tre giorni assediato dai lupi

Brutta avventura per un pastore con il suo gregge: due assalti. Predazioni anche a Erbezzo

Due assalti di lupi in tre giorni. È quanto ha dovuto affrontare nel corso dell'ultima settimana un pastore romeno di 34 anni, in questi giorni impegnato nello spostamento del suo gregge di 600 percore verso Malga Lago Boaro nel territorio di Bosco Chiesanuova, Alta Lessinia. E bene non sta andando nemmeno per le zone più vicine alla Lessinia trentina: un pastore di Erbezzo si è trovato con tre pecore sbranate. Non ci sono prove che si sia trattato di lupi, perché il ritrovamento è stato tardivo. Ma i sospetti sui canidi sono ovviamente forti. Di tutti gli episodi da conto in questi giorni il giornale L'Arena , a cui i pastori hanno affidato i loro timori.

L'episodio più grave è accaduto nell'area di Bosco Chiesanuova. Il pastore romeno era impegnato a condurre un gregge di 600 percore a Malga Lago Boaro, tra il Vajo dei Modi e il Vajo delle Ortighe in alta Lessinia, fra Podestaria e Passo Fittanze. È lui che in tre giorni s'è visto aggredire gli animali dai lupi per due volte. La prima predazione risale a sabato scorso: il gregge era stato portato nel recinto elettrificato. Ma non tutti gli animali sono riusciti a raggiungerlo, anche per via del maltempo. L'agguato dei lupi è stato «visibile» non appena è tornato il sereno, quando l'uomo ha visto una pecora morta. Ma peggio è stato quando ha visto due lupi ancora intenti a sbranarne una seconda.

«Ho cercato di mandare il cane a spaventarli, ma non c'è stato verso che lasciasse il gregge per cacciare i lupi» ha raccontato il pastore a L'Arena , dicendo di essersi avvicinato per spaventare gli animali, che a quel punto se ne sono andati. Due giorni dopo, la nuova predazione: era notte, lui dormiva nella sua roulotte quando ha sentito dei rumori ed è uscito: ha notato l'intero branco (lui parla di 7 animali, secondo la forestale in zona ce ne sono 6), che avevano attaccato le tre pecore rimaste fuori dal recinto. I quell'occasione è stato il cane a mettere in fuga i lupi. 

Altrettanto preoccupato è Giuliano Menegazzi, che ha un piccolo gregge ad Erbezzo e partecipa al progetto «Allevatori custodi»: deve tenere per cinque anni una trentina di Brogne, razza in via di estinzione e particolarmente pregiata per carne, latte e lana. Purtroppo all'appello mancano tre animali. Una l'ha trovata morta nel bosco ormai ridotta a poche ossa. Un'altra morta ancora intera, senza segni di ferite. Una terza, ferita al collo, è stato possibile salvarla cicratizzando la lesione. La scoperta tardiva non permette di dire con certezza che si è trattato di lupi. Ma i sospetti ci sono tutti. E le preoccupazioni pure.

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