Ecco i ladri che rispettano la Madonna. Prima di provare ad entrare spostano la statuetta

di Paolo Liserre - NO

Ladri sì ma prima di tutto credenti. Forse non osservanti, sicuramente rispettosi della Madonna, anche se si tratta di una semplice statuetta alta 30 centimetri. Tanto da rischiare di essere beccati e arrestati pur di non scaraventare e rompere la statuetta, nel cuore della notte, nei momenti cruciali di un furto in appartamento. È quanto avvenuto la notte scorsa in via Degasperi ad Avio, al civico 122/b, un edificio color aragosta del complesso Itea dove, al primo piano, abita la signora Maria Grazia Andreolli con il marito, 58 anni lei tra qualche mese, 65 lui giusto giusto la prossima settimana.

La notte scorsa, poco prima delle tre, i ladri hanno cercato di entrare in casa loro, come peraltro confermato dai militari dell'Arma in base ai rilievi effettuati e alla denuncia sporta formalmente in caserma ieri pomeriggio dal marito. Hanno usato un secchio rovesciato per arrivare a portata dei tubi esterni del metano sui quali arrampicarsi per giungere al primo piano, giungere in corrispondenza del davanzale della cucina e forzare la finestra. Il fatto è che su quel davanzale la signora Andreolli da tempo ha posto con devozione e cura una statua della Madonna ai piedi della quale ieri sera, come tutte le sere, ha acceso un lumino.

«Con il caldo di questi giorni - racconta la signora Andreolli - io e mio marito ci siamo addormentati molto tardi e verso le tre dormivamo profondamente. Abbiamo sentito abbaiare la nostra Lilly e ci siamo svegliati. Mio marito ha preso la pila, è sceso in cucina, ha guardato fuori dal davanzale ma non ha notato nulla di anomalo. Dopo sono scesa io e guardando meglio ho notato che la statuetta della Madonna non c'era più. Era stata spostata, forse ce l'avevano rubata e in quel momento ho sentito un tuffo al cuore - racconta ancora la signora Maria Grazia - Invece, guardando meglio verso il giardino, abbiamo notato che la statuetta era stata appoggiata accuratamente con accanto lo stesso lumino che avevo messo prima di andare a dormire dietro una siepe ad una ventina di metri dalla finestra».

Lilly, il cane della coppia, abbaiava ancora ma la signora ha egualmente preso il coraggio a due mani ed è scesa in vestaglia in giardino per verificare che tutto fosse a posto. «I ladri l'hanno appoggiata con cura in quel posto, con a fianco il lumino, era tutto perfettamente in ordine - prosegue la signora Andreolli - Anche i carabinieri quando sono venuti nel cuore della notte sono rimasti meravigliati. I ladri avrebbero potuto tranquillamente buttarla di sotto, romperla, toglierla di mezzo per non avere fastidi. Invece hanno perso tempo per sistemarla con cura sotto quella siepe». Un tentato furto sicuramente anomalo. Ma sicuramente un tentato furto: gli accertamenti dei carabinieri hanno rilevato un forellino nella struttura della finestra della cucina, quei forellini che vengono fatti con un piccolo trapano a mano all'altezza della maniglia d'apertura per poi forzarla ed entrare. A meno che non succeda il miracolo.

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