Famiglie preoccupate: «Clima ostile all'asilo»

Oltre quaranta genitori contro i metodi di una maestra di una scuola materna della Vallagarina

«Da diverse settimane il piccolo di quattro anni è agitato e non dorme la notte. E non ha più voglia di frequentare la scuola materna, si rabbuia e non vuole andare perché c'è quella maestra lì». Sono sintomi che qualsiasi madre osserva con apprensione ma che possono essere anche parte della crescita. Diverso è il discorso se poi i genitori assistono a scene inquietanti: «Uno spintone, una sgridata, urla durante il riposino del pomeriggio che svegliano tutti». Ecco che allora scatta il passaparola tra genitori e quella che sembrava una crisi passeggera diventa un problema serio. 

Diciamo subito che in questo caso non si può assolutamente parlare di maltrattamenti, o peggio ancora di violenze, ma che in un asilo della Vallagarina, da quando a febbraio è venuta a lavorare una certa maestra le cose siano andate sempre peggio è un fatto denunciato da una quarantina di genitori, segnalato al comitato di gestione e trasmesso al locale ufficio provinciale di coordinamento. Con la maestra in questione, assicurano i genitori, si è provato a parlare. Ma non è servito a molto. Anche l'ipotesi di coinvolgere le altre insegnanti, affiancandole alla maestra in difficoltà, non ha potuto essere applicato perché il personale è già ridotto all'osso e non si può certo chiedere a chi deve badare a 25 piccolini di prendersi il carico di altri 25.  Non è restato dunque che presentare una prima segnalazione alla coordinatrice, che ha fatto un richiamo verbale all'insegnante contestata: per qualche tempo sembrava che la cosa fosse risolta, ma poi i problemi sono tornati. «Anche peggio», dice una mamma. 

Da qui la decisione di convocare un'altra assemblea dei genitori: lunedì scorso erano presenti oltre 40 genitori, con al primo punto dell'ordine del giorno proprio il problema della maestra irascibile. Il giorno dopo si è riunito il comitato di gestione ed è stata allertata la coordinatrice. «Noi - dice il presidente del comitato di gestione - abbiamo il compito di raccogliere il malessere che si respira nella struttura, e poi riferirlo con un verbale scritto così che vengano prese le decisioni adeguate secondo una precisa procedura. I bambini vanno difesi». 

Ma di cosa è accusata la maestra in questione? Sono fatti che, se presi isolati, sembrano poca cosa ma che creano un clima talmente ostile da spingere la maggior parte dei genitori a ritirare i piccoli in anticipo. Secondo alcune mamme la maestra, tra le altre cose, castigherebbe i bambini «facendo saltare loro la merenda»; «tenendoli al chiuso e al buio invece che lasciarli uscire a giocare all'aperto»; «urlerebbe spesso». Dopo un richiamo verbale e uno scritto, in casi come questi la procedura imporrebbe la sospensione. È questo che si augurano le mamme, temendo di dover affrontare tutto di nuovo a settembre.

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