Arriva Joska, il primo cane anti lupo

di Laura Galassi

Un guardiano coraggioso del bestiame, disposto a sacrificare la sua stessa vita per proteggere il gregge dai predatori. In Lessinia è arrivato il primo cane anti-lupo del Trentino: Joska, una cucciolotta di pastore maremmano abruzzese di 4 mesi, è stata adottata dieci giorni fa dai gestori di malga Riondera per difendere le pecore.

In provincia l’utilizzo dei cani da pastore a scopo protettivo è ancora in fase di sperimentazione, ma in altre regioni d’Italia, come l’Abruzzo, dove il lupo non ha mai smesso di aggirarsi per i boschi dell’Appennino, questi candidi e possenti animali domestici si sono dimostrati perfetti per questo compito delicato.
È stata la Provincia a portare Joska sui Lessini: l’anno scorso altri due pastori maremmani erano stati consegnati a un allevatore della val di Non per combattere l’orso. «Un po’ alla volta vogliamo cominciare a diffondere questo nuovo sistema di prevenzione dei danni da grandi carnivori», spiega Claudio Groff del Servizio foreste e fauna.

Ora come ora Joska è ancora troppo piccola per impensierire il branco di lupi della Lessinia, ma tra qualche mese sarà pronta per svolgere il suo prezioso lavoro. I pastori maremmani abruzzesi sono una razza selezionata per la protezione delle greggi; nel loro Dna è inscritto un forte legame con il bestiame, con il quale si riconoscono come un unicum. «Non hanno paura, abbaiano e sono pronti a sacrificare la propria vita per quella di un agnello», precisa Groff.

Secondo il progetto Life Wolfalps , nel 2014 sul territorio di Ala i lupi hanno attaccato il bestiame per 5 volte, causando 11 vittime. Il bilancio totale, considerando anche la Lessinia veronese, è però ben più corposo: 42 attacchi per 53 capi persi.

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