Romagnano, trovata una bomba della Seconda guerra mondiale

Una bomba inesplosa della Seconda guerra mondiale è stata trovata, a fine ottobre, nel territorio di Romagnano. Una situazione della quale si è parlato in consiglio comunale, con l’assessore Italo Gilmozzi che ha tranquillizzato tutti. Non vi è pericolo alcuno per la popolazione, l’amministrazione si è già mossa sia con il Commissariato del Governo sia con il Comune di Garniga, anch’egli interessato in parte vista la posizione dell’ordigno.

Nelle prossime ore le parti si parleranno nuovamente, per definire con precisione giornata e modalità di recupero di questa bomba inesplosa. E per definire il perimetro entro il quale dover eventualmente far sgomberare le case in quella giornata. Una situazione della quale si è parlato ieri nel corso di una seduta in cui a tenere banco è stata Oriana Fallaci. Dopo la bocciatura del 2016 anche ieri l’aula ha detto di no all’intitolazione di una via o di una piazza alla giornalista e scrittrice fiorentina. La mozione, presentata dalla Lega, ha aperto un lunghissimo dibattito con sinistra ed #inMovimento che hanno espresso forti perplessità.

Non certamente per la qualità delle opere, giornalistiche e letterarie, di Oriana Fallaci la cui bravura è stata riconosciuta da tutti. Ma secondo buona parte dell’aula la sua sarebbe stata una «figura divisiva, in un periodo nel quale non abbiamo bisogno di divisioni» come ha detto in aula il consigliere Paolo Biasioli di #inMovimento. Dall’altra parte i consiglieri del Carroccio hanno difeso la scelta a spada tratta, non solamente per le qualità giornalistiche della storica inviata di guerra. «Le opere di Oriana Fallaci - ha ricordato in aula la capogruppo della Lega, Bruna Giuliani - sono state molto importanti anche per il mondo della donna. La sua vita ed i suoi scritti hanno spinto tantissime bambine e ragazze ad emanciparsi, a capire che possono e devono avere una vita non solamente come comprimarie. Per il mondo femminile lei è stata una persona estremamente importante». Al voto però, fra astensioni e contrarietà, la mozione come nel 2016 non è passata.

Ha avuto invece disco verde la mozione presentata dai consiglieri del Partito Democratico, in merito agli interventi da apporre per mitigare i disagi per i pendolari legati ai lavori al viadotto dei Crozi a Ponte Alto. Alla fine l’aula ha votato un testo che darà mandato al sindaco di fare pressioni con la Provincia affinché si possano limitare i disagi per chi si sposta sulla Valsugana per lavoro. «La Provincia si è detta disponibile a cercare delle soluzioni così come nell’allestire un servizio di bus navetta per alleggerire il traffico - ha spiegato in aula l’assessore comunale Alberto Salizzoni - ma, in seguito ad una serie di ragionamenti fatti, non è intenzionata ad aumentare le corse del servizio pubblico e nemmeno la loro frequenza».

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