Foto insieme per dire "no" ai rifiuti A Sardagna come 100 anni fa

di Lorenzo Basso

Più di cento persone hanno sfidato il freddo pungente del pomeriggio di ieri per farsi immortalare, presso il punto panoramico sulla città, in quella che è stata una fotografia interamente dedicata ai residenti dell’abitato di Sardagna, riuniti per chiedere uno stop definitivo all’attività della discarica di Sativa.

L’iniziativa, organizzata dal gruppo di cittadini che, da qualche anno a questa parte, si propone di sensibilizzare esponenti politici e popolazione contro la ripresa dei conferimenti, prendeva lo spunto da una fotografia di quasi cento anni fa, scattata nel 1922. L’immagine storica, che ritrae un centinaio di persone elegantemente vestite e in bella posa nel centro storico dell’abitato, non si è tramandata fino ai nostri giorni. Nondimeno, gli esponenti del comitato hanno inteso riproporla e attualizzarla, legando allo scatto anche una delle battaglie - quella per evitare la riapertura della discarica - che caratterizza il paese ormai da tempo. Non si è trattato di una festa, come hanno inteso ribadire gli organizzatori, ma un evento per coinvolgere ed informare, ma anche per lanciare un appello alla politica, affinché, al blocco di un anno deciso dall’amministrazione provinciale, si arrivi ad una soluzione definitiva per l’area di nove ettari interessata dalla discarica.

«La fotografia degli abitanti di Sardagna - ha spiegato la portavoce Alessandra Degasperi - vuole essere un modo per far vedere che, al di là di tutto, noi ci siamo, e non reputiamo sufficiente il blocco di un solo anno, in quanto da tempo ci battiamo per l’interruzione definitiva dei conferimenti. L’iniziativa, in altre parole, vuole essere un appello a tutta la cittadinanza, nella convinzione che quello della discarica sia un problema che interessa tutti, non solo una parte della popolazione. Vediamo che ci sono dei ripensamenti negli amministratori, più di una forza politica si è espressa chiaramente contro la riapertura. Chiediamo che la decisione venga ora presa un volta per tutte».

La notizia del blocco di un anno alla ripresa dell’attività, richiesta dalla società la scorsa primavera, è arrivata nei giorni scorsi, dopo le numerose richieste presentate dalla comunità locale per l’avvio di un iter di valutazione più attento sullo stato effettivo del terreno e sull’impatto ambientale. «Lo stop di un anno - ha precisato il presidente della circoscrizione Alberto Patton - rientrava nelle richieste da noi presentate al vicepresidente della Provincia di Trento Mario Tonina, al quale avevamo chiesto, anche in relazione alla discarica di Ala, di rivedere il piano discariche provinciale nel suo insieme. Ora, in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno, ci rivolgiamo direttamente ai partiti che intendono presentarsi, chiedendo loro di inserire nel proprio programma politico la chiusura della discarica».

Al termine dello scatto, durato pochi minuti, le persone convenute sono tornate alle proprie abitazioni, mentre né prima né dopo lo scatto nessun portavoce ha preso la parola, lasciando che a parlare per tutti fosse lo striscione con scritto: «Sardagna non vuole più rifiuti», disteso dalle persone in posa.

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