Vandali sempre più odiosi In azione contro l'Anffas

di Matteo Lunelli

Si trattava del classico progetto bello, applaudito da tutti, utile, apprezzato, educativo. Un’idea che insegnava il rispetto e sensibilizzava, a costo praticamente zero. Eppure qualcuno ha pensato bene di distruggerlo, nella notte tra venerdì e sabato. Stiamo parlando della toilette per cani, l’aiuola trasformata in un bagno per quattro zampe in corso Buonarroti a Trento. Inaugurata pochi mesi fa, a fine marzo, era frutto di un lavoro ideato da Anffas in collaborazione con Dolomiti Energia, Beni Comuni del Comune di Trento, Cooperativa La Sfera, oltre a tante persone e agli esercizi commerciali della zona.
«Hanno sradicato il cartello e l’hanno lanciato, poi distrutto il cancelletto di ingresso. Un bruttissimo gesto contro un’opera che insegnava proprio il senso civico».

A raccontare è Maurizio “Mene” Menestrina, coordinatore di Anffas e inventore di un altro bellissimo progetto, “pesce grazie”.
«Mi hanno chiamato dall’Angolo del Pane di Tecchiolli, dicendomi di aver trovato tutto a terra. Per fortuna gentilmente hanno raccolto tutto e appena possibile lo ricostruiremo».

L’aiuola recintata rappresentava un messaggio educativo per i proprietari dei cani e ha aiutato a tenere pulita la strada, evitando soprattutto agli utenti di Anffas in carrozzella di fare slalom e dribbling tra le deizioni degli animali. «Vengono usati oltre cinquanta sacchettini alla settimana, ci ha detto Dolomiti Energia: ognuno rappresenta un escremento in meno sulla strada».

Un gesto vandalico, quindi, inqualificabile, che ha colpito direttamente i ragazzi di Anffas della residenza di via Buonarroti.
Scossa per l’accaduto anche la consigliera provinciale Paola Demagri, che che qualche settimana fa è stata in visita al centro ed ha conosciuto gli ospiti e i responsabili.

«È un vandalismo apparentemente come tanti, ma profondamente diverso perché ad essere colpiti questa volta sono stati i ragazzi disabili. Il centro è un esempio di convivenza con la città e la creazione della struttura esterna per cani, curata dagli stessi giovani, è un esempio di come il centro si relazioni con il vicinato. Il progetto condiviso con il Comune e Dolomiti Energia è nato per riqualificare un’area che era trascurata, che è stata trasformata in uno spazio a servizio dei cittadini. Un gesto vile che tuttavia non fermerà il progetto e la caparbietà dei ragazzi e del coordinatore Maurizio Menestrina di creare bellezza. La politica certamente deve essere al fianco di queste esperienze e condannare senza appello chi rovina il lavoro di queste persone speciali. Personalmente assicuro che tornerò a trovare i ragazzi nei prossimi giorni, ed invito anche l’Assessora Segnana a ritirare il “pesce grazie”».

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