Feste vigiliane: Ciusi e Gobj diserteranno la sfilata

di Franco Gottardi

Ci saranno i nobili della città coi loro vestiti lussureggianti e gli zatterieri in ghingheri ma quest’anno la sfilata storica che tradizionalmente caratterizza la giornata di apertura delle Feste Vigiliane sarà orfana della goliardia e delle scaramucce dei Ciusi e dei Gobj. «Quel giorno siamo impegnati col bivacco, il nostro punto di ristoro e musica, che quest’anno faremo in piazza Vittoria e via Dordi» spiega Marco Lazzeri, presidente della Pro loco centro storico, associazione in cui si è trasformata la Confraternita dei Ciusi e Gobj.

Ma la decisione di non esserci è in realtà la conseguenza di una profonda insoddisfazione per come le feste sono organizzate. Anche ieri il sindaco Andreatta ha cercato di convincere Lazzeri a ripensarci, senza successo.
Un nuovo elemento di nervosismo è la scoperta che è stata data mano libera all’Associazione artigiani nell’organizzare “La corte dei mastri”, il villaggio dei mestieri che l’anno scorso animava via Belenzani, nella prestigiosa cornice di piazza Duomo; non per il progetto in se ma perché sono stati autorizzati a finanziarsi attraverso sponsorizzazioni con modalità che il presidente della Pro loco considera discutibili. In prossimità del palco che sarà allestito in piazza, dove ogni sera si terranno degli spettacoli, sarà installato un mega schermo a led di 4 metri per 4 dove si alterneranno ogni dieci secondi una quindicina di immagini fisse di altrettanti sponsor. Altri spazi pubblicitari saranno allestiti accanto alle aiole che coloreranno la piazza, accanto alle quali verrà collocato un totem con relativa sponsorizzazione.

Lazzeri e la Pro loco non hanno gradito questo metodo del sub appalto. «Io non ce l’ho per niente con gli artigiani - chiarisce Lazzeri - ma anche da queste cose mi pare chiaro che non c’è più una pianificazione e una regia. E così si finisce per brandizzare le aiole». Il leader dei Ciusi e Gobj nei giorni scorsi se n’è lamentato col capo di gabinetto del sindaco e non nasconde la sua amarezza anche per il manifesto scelto quest’anno per le feste, fatto di torri e mura merlate stilizzate ma dove non c’è ombra né di zattere né di uomini mascherati ma compare solo un paiolo a ricordare la disfida. «Io non voglio fare polemica con l’amministrazione comunale, che ci sta aiutando, ma ci sono troppe cose che non vanno» si sfoga il presidente della Pro loco. Che senza citarlo critica il Centro Santa Chiara, a cui formalmente Palazzo Geremia ha affidato le redini dell’organizzazione delle Feste.

Intanto l’associazione è impegnatissima nell’organizzare la prima edizione della Ganzega dei Ciusi e dei Gobj, che venerdì 14 giugno anticiperà le feste patronali con una cena tipica per tremila persone in via Belenzani e un concerto in piazza Duomo. Poi, durante le Vigiliane, gli eserciti dei trentini e dei feltrini animeranno il “bivacco” e saranno naturalmente i protagonisti dell’atto finale, come da tradizione: la battaglia per la polenta.

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