Bungaro dice no ai divieti «Trento, ripensare la movida»

di Nicola Marchesoni

«Non c’è nessuna correlazione tra la musica dal vivo in centro storico e il comportamento di coloro, parliamo di una ristretta minoranza di persone, che a margine delle manifestazioni creano tensioni e provocano le proteste dei residenti. Con la repressione non si risolve nulla».

L’assessore alla Cultura di Trento Corrado Bungaro è convinto che non sarà certo lo stop per legge al consumo di sostanze alcoliche nella zona che circonda l’osteria La Scaletta a risolvere i problemi connessi alla movida. Negli scorsi giorni in consiglio comunale era stata approvata una mozione che sulla carta impegna il sindaco ad emettere entro dieci giorni dalla pubblicazione all’albo un provvedimento di divieto di consumo di sostanze alcoliche nella piazzetta del Liceo musicale e nelle vie limitrofe. Alessandro Andreatta, che in aula aveva già chiaramente detto di essere contrario ed è stato messo in minoranza, non assicura di volersi piegare alla volontà dell’aula. «Dovrò fare delle verifiche col questore e valutare dal punto di vista giuridico» ha spiegato, sottolineando tra l’altro l’indeterminatezza del documento approvato.

Corrado Bungaro cerca di fare un’analisi a più ampio raggio sul discorso movida: «Va trovato un giusto equilibrio tra le parti. Va garantito ai cittadini la possibilità di andare a divertirsi nel dopo cena, allo stesso tempo dobbiamo rispettare l’esigenza di tranquillità richiesta da chi vive nei pressi dei locali dove si svolgono le serate». E aggiunge: «Quale potrebbe essere una soluzione? Quella per esempio di permettere la musica live in centro fino alla mezzanotte, e successivamente spostare la movida in altri quartieri della città. In punti, cioè, dove consentire le feste fino a tarda notte».

L’assessore fa sapere che è al lavoro per individuare le zone da destinare al divertimento: «Da un punto di vista morfologico la nostra è purtroppo una città difficile. Essendo stretta tra le montagne è complicato trovare delle aree dove il suono si disperde, ma va fatto». E chiude: «Sono certo che riusciremo a trovare presto un punto d’accordo. In attesa di una definitiva risoluzione del problema, vanno trovate delle soluzioni sulla breve scadenza».

A tal proposito il sindaco Alessandro Andreatta sta lavorando, assieme all’assessore allo sviluppo economico Roberto Stanchina e allo stesso Corrado Bungaro, su un nuovo regolamento che potrebbe prevedere un sistema premiante per chi merita. L’esercente che si impegna ad avere certe attenzioni nei confronti dei residenti e a dare determinati servizi potrebbe avere facilitazioni e magari chiedere anche ampliamenti di orario mentre coloro che non rispetteranno il patto rischieranno di subire penalizzazioni e restrizioni.

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