Chiude in piazza Battisti lo storico caffè Marchiodi

di Lorenzo Basso

Dopo ventinove anni di apertura al pubblico, e dopo essere diventato uno dei punti di riferimento e di ritrovo per tanti trentini, il caffè «Marchiodi» di piazza Cesare Battisti chiude definitivamente i battenti, cessando l’attività a partire dal prossimo 31 gennaio.

La notizia è stata data dagli stessi titolari Walter e Carla Marchiodi sui social e gli stessi hanno reso pubblica anche l’avvenuta cessione dei locali ad una società terza, su cui tuttavia si è voluto mantenere il riserbo. Storico esercizio pubblico del capoluogo, il bar è diventato nel tempo un luogo di aggregazione e di incontro per molte persone, in particolare tra chi lavora o vive nel centro storico. Posizionato sul lato settentrionale della piazza, all’angolo con Galleria Garbari, il locale è conosciuto e infatti frequentato da generazioni diverse, spesso suddivisi a seconda dell’orario della giornata: la mattina i lavoratori e le persone in pensione, nel pomeriggio i giovani, che, soprattutto nella bella stagione, ne apprezzano i tavolini esterni.

La decisione di chiudere il locale era nell’aria da diversi anni, solamente non era ancora chiaro quando sarebbe avvenuto il passaggio di consegne dell’immobile. La scelta è stata fatta quattro anni fa, quando si è deciso di chiudere la sala da tè al primo piano, per realizzare gli appartamenti ad uso turistico di «Casa Marchiodi».

«Nemmeno noi - ha detto il titolare - sapevamo esattamente quando sarebbe avvenuta la chiusura fino a poco tempo fa. Certamente, avevamo già preso da tempo la decisione di cambiare vita, dopo aver dedicato oltre 31 anni al settore della somministrazione. I progetti per il futuro sono tanti, ad iniziare dal proseguimento dell’attività di accoglienza, certamente non continueremo con il bar».

Il caffè «Marchiodi» è stato aperto dai genitori dell’attuale titolare, Giorgio e Carla Marchiodi, dopo aver gestito per 22 anni il ristorante pizzeria «Cestello», di piazza Centa. Inizialmente si trattava di una pasticceria e gelateria artigianale, adattatasi con il tempo al cambio delle richieste pervenute dalla popolazione.

Da bar per gli aperitivi pomeridiani a ritrovo serale, da locale per i pasti veloci all’ultima versione, quale caffè pasticceria. «Abbiamo cercato di innovare continuamente - ha concluso Marchiodi - trovando ogni volta il favore dei nostri concittadini, che in tanti anni ci hanno sempre dimostrato il proprio appoggio».

Per salutare la propria clientela, i gestori hanno organizzato per il prossimo sabato una «bicchierata» di saluto. Al momento non è invece chiaro cosa accadrà all’immobile, che potrebbe anche riaprire come bar, con un’altra gestione, oppure come esercizio commerciale nelle prossime settimane.

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