Trento: ok alla nuova piscina da 13 milioni

di Lorenzo Basso

All’indomani dell’approvazione del progetto preliminare per il recupero del complesso ex Santa Chiara, il Consiglio comunale di Trento licenzia a maggioranza anche il documento preliminare per la costruzione del nuovo polo natatorio in località Ghiaie. Il voto, avvenuto a scrutinio segreto, ha visto l’uscita dei consiglieri e dei due assessori di Futura Trento dall’aula, in protesta nei confronti della bocciatura ad opera della coalizione di centrosinistra di un ordine del giorno presentato da Silvio Carlin in merito allo studio di un possibile affidamento ad enti terzi per abbattere i costi di gestione. L’approvazione del progetto porterà all’avvio del percorso di approfondimento per l’elaborazione del testo esecutivo di una struttura del costo complessivo di 12.250.000 euro (di cui 8 provenienti da un apposito finanziamento provinciale), all’interno della quale troveranno posto due piscine, di cui una olimpionica a 10 corsie ed una riservata ai tuffi, con apposita piattaforma dell’altezza di dieci metri. La struttura, studiata per ridurre i costi di riscaldamento mediante una copertura ad altezza variabile, nell’area attualmente a disposizione compresa tra il campo da rugby e la Blm Group Arena, alle spalle del Palaghiaccio (in via Fersina).
«Il progetto - ha detto l’assessore alle opere pubbliche Italo Gilmozzi - è il frutto di un lavoro complesso, nato da un confronto tra uffici tecnici, società sportive, Commissione e l’Assessorato per lo sport. Il risultato è una struttura pensata per andare incontro alle esigenze dell’intera popolazione, ma predisposta in modo tale da ospitare anche competizioni di rilievo internazionale».
L’edificio verrà realizzato su due livelli, con una possibilità di ampliamento per la sistemazione di alcune palestre «a secco», secondo quanto previsto inizialmente. Al piano interrato verranno sistemati gli impianti di riscaldamento e di filtraggio dell’acqua, mentre la maggior parte dello spazio verrà occupato dalle due vasche, rispettivamente della dimensione di 25 per 51,5 metri la piscina olimpionica e 14 per 25 metri quella riservata ai tuffi. Al pianterreno, invece, è previsto l’ingresso, gli spogliatoi e le tribune fisse, che potranno accogliere 300 persone (con 4 vie di fuga).
Con la delibera sono stati approvati anche quattro ordini del giorno che impegnano il sindaco e la Giunta a valutare la possibilità di realizzare le due palestre aggiuntive e un’area risorto adeguata a servire tutte le strutture sportive della zona.
Il via libera al documento preliminare è stato accolto favorevolmente sia dal gruppo del Pd (che ha diramato un comunicato per esprimere soddisfazione per l’esito del voto) e della Lega Nord. Su 34 votanti, tuttavia, solamente 22 si sono detti favorevoli. L’uscita dall’aula di Futura è stata invece motivata dal capogruppo Vanni Scalfi come presa di posizione nei confronti di una «maggioranza che non si interroga sui costi di gestione».
Nel corso della seduta, durante la quale è iniziata la discussione sul bilancio, per cui le minoranze prevedono di fare ostruzionismo, è stata approvata poi la delibera sulle dimissioni delle partecipate non funzionali. Tra queste, si è deciso di confermare la dismissione delle quote (1,77%) del Distretto tecnologico, di Trento Fiere Spa (10,66) e di Interbrennero Spa (1,93).

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