Rifiuti dell'Adunata alpini si trasformano in parco giochi

Parte degli oltre 85.000 chili di imballaggi in plastica raccolti e differenziati durante l'Adunata nazionale degli alpini dello scorso maggio a Trento è stata utilizzata per creare giochi per i bambini collocati nel parco 'Fra' Dolcino e Margherita' di Sopramonte. Si tratta di un castello con scivolo e due giochi a molla, donati da Corepla e Pro.mo. Domani mattina l'inaugurazione. 

L'iniziativa è il risultato della raccolta differenziata capillare organizzata da Ana e Dolomiti Ambiente. L'Ana si era proposta fin dall'inizio di organizzare un''Adunata green', limitando al minimo i rifiuti da avviare alla discarica. Poi Dolomiti Ambiente, con la Provincia autonoma di Trento, ha progettato un sistema di raccolta differenziata "spinta" che ha visto sul campo l'impegno di oltre 300 volontari, oltre al personale specializzato. Sono così stati predisposti cento punti per la raccolta differenziata.

IL COMUNICATO

Che fine hanno fatto gli oltre 85 mila chili di imballaggi in plastica raccolti e differenziati durante l'Adunata nazionale degli Alpini? Una parte di quei rifiuti si è trasformata in un castello con scivolo e in due giochi a molla, che sono stati collocati nel parco “Fra' Dolcino e Margherita” di Sopramonte. Domani, sabato primo dicembre, alle ore 11, è prevista l'inaugurazione che sarà un momento di festa per tutto il sobborgo. Da una montagna di stoviglie e imballaggi in plastica sono stati dunque ricavati nuovi oggetti pensati per far divertire i bambini del sobborgo, che avranno a disposizione nuove attrezzature per saltare, scivolare e arrampicarsi. Questa applicazione pratica dei principi dell'economia circolare è stata possibile grazie alla collaborazione tra più soggetti: innanzitutto l'Ana, che si era proposta fin dall'inizio di organizzare un'Adunata green, limitando al minimo i rifiuti da avviare alla discarica. Poi Dolomiti Ambiente che, con la Provincia Autonoma di Trento, ha progettato un sistema di raccolta differenziata “spinta” che ha visto sul campo l’impegno di oltre 300 volontari, oltre naturalmente al personale specializzato.

Sono così stati predisposti cento punti per la raccolta differenziata presidiati da Alpini, studenti, rifugiati e lavoratori socialmente utili. Dolomiti Ambiente, con uno sforzo straordinario, ha inoltre raccolto in ognuna delle tre giornate di Adunata i rifiuti lasciati da centinaia di migliaia di visitatori. Da sottolineare inoltre il ruolo di Corepla, il Consorzio  nazionale che si occupa della raccolta e del riciclo degli imballaggi in plastica e di Pro.mo, gruppo produttori stoviglie monouso in plastica, che ha fornito le stoviglie in polipropilene, monouso e perfettamente riciclabili, utilizzate durante la grande manifestazione organizzata dalle Penne nere. 

Quel lavoro collettivo, studiato e pianificato in ogni dettaglio la primavera scorsa, ha portato a un risultato concreto e tangibile: e non ci riferiamo solo ai giochi colorati del parco di Sopramonte, donati da Corepla e Pro.mo al Comune di Trento. L'altro grande traguardo raggiunto è il risparmio, realizzato grazie al riciclo dei rifiuti, in termini di acqua, materie prime, energia ed emissioni di Co2. Quasi 400 tonnellate di imballaggi al mese. Ogni mese nel Comune di Trento si raccolgono nei sacchi azzurri quasi 400 tonnellate di imballaggi leggeri che vengono poi conferiti alla piattaforma ecologica “Ricicla Trentino” di Lavis dove finisce la gran parte della raccolta differenziata degli enti gestori della provincia. Nei sacchi azzurri vanno inseriti unicamente gli imballaggi, ossia quei manufatti concepiti per contenere, trasportare, proteggere le merci. La corretta raccolta differenziata degli imballaggi è fondamentale per il corretto avvio a riciclo e recupero dei materiali: si evita così la dispersione nell'ambiente e si riduce nel contempo il ricorso a nuove materie prime. Cittadini e gestori della raccolta devono essere impegnati nel continuo miglioramento sia qualitativo che quantitativo degli imballaggi, per consentire di massimizzare il riciclo. 

Nel Comune di Trento la percentuale di impurità presente all'interno dei sacchi azzurri si aggira ancora attorno al 30%, un livello rilevante che ha imposto l'adozione di misure per migliorarne la qualità. A partire dal 2018 è stato pertanto introdotto un codice identificativo per i sacchi azzurri degli imballaggi leggeri, che consente a Dolomiti Ambiente di risalire al responsabile dell'esposizione di sacchi non conformi rilevati dagli operatori in fase di raccolta e di procedere, su valutazione puntuale della polizia locale, anche all'emissione di verbali di accertamento e alle relative sanzioni. L'obiettivo principale rimane però quello di sensibilizzare tutti i cittadini sul concetto di “imballaggio leggero” e sulla responsabilità individuale che può fare davvero la differenza, soprattutto nel campo della gestione dei rifiuti. Con l’importante progetto messo in campo in occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini i soggetti coinvolti hanno voluto dimostrare che, con l’attenzione e la giusta sensibilizzazione, i risultati si possono ottenere non solo nella quotidianità ma anche nelle attività straordinarie. 

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