Rifiuti al capolinea del bus Degrado a Roncafort

di Giacomo Poletti

«Scene di ordinaria schifezza, sarebbe ora di finirla: grazie del pensiero, ma Roncafort non è un immondezzaio». Ci scherza su Pacifico Mottes, vicepresidente della Circoscrizione di Gardolo, immortalando gli ennesimi rifiuti abbandonati nella via cieca che porta al capolinea degli autobus di Roncafort. Taniche, borse, scarpe e un monitor di un pc: e pensare che solo pochi metri più in là, oltre la ferrovia, c’è il Crm di Gardolo dove quei rifiuti sarebbero ritirati gratuitamente. Una questione di ignoranza o, quantomeno, di mancanza di informazione.

«La zona purtroppo si presta a traffici poco leciti, essendo isolata». La scorsa settimana, Mottes e un altro residente sono stati peraltro diretti testimoni di un episodio controverso: «Abbiamo sorpreso dei soggetti intenti a scaricare in fretta e furia un camion. Sono arrivati a minacciarci, poi per fortuna siamo riusciti a calmarli» spiega. Rimane caldo infine un altro punto critico di Gardolo, ed in questo caso si tratta di un’area protetta.

«I rifiuti del rave party abusivo di due settimane fa sono ancora presenti sotto i viadotti nell’alveo dell’Avisio» spiega un rappresentante del Comitato di Puliamo Spini, in zona per una passeggiata. Ai danni del raduno non autorizzato, quindi, si sommano ora quelli causati dall’abbandono di decine di sacchi, incustoditi da settimane a due passi dal corso d’acqua senza che nessuno batta ciglio.

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