Piazzetta Agostiniani, la protesta «Basta con bivacco e disturbi»

di Franco Gottardi

Chiudere con un’inferriata il portico della chiesa di San Marco, in piazzetta Agostiniani, in modo da impedire che diventi un bivacco permanente per senzatetto e per bande di ragazzini schiamazzanti. «Sarebbe così anche salvaguardato un monumento sito in una delle più importanti vie cittadine, strada di transito per i visitatori che dal centro si dirigono verso il Castello del Buonconsiglio» si legge nell’esposto che i cittadini della zona, esasperati dalle quotidiane scene di degrado, hanno inviato al sindaco, al consiglio comunale, alle forze di polizia e alla Curia.

La protesta dei residenti non è una novità. Già l’anno scorso avevano fatto appello all’amministrazione e alle forze dell’ordine affinché tentassero di arginare una situazione fuori controllo. Senza per la verità grossi risultati. Il nuovo documento dà atto a polizia, carabinieri e vigili, ringraziandoli, di aver moltiplicato i passaggi e i controlli, ma a quanto pare non basta per eliminare il problema.

«I ragazzini che nel pomeriggio e la sera si raggruppano sotto il portico e nella piazzetta - spiega Matteo Valentini, titolare della Coltelleria San Marco - si dileguano per cinque minuti e poi tornano come se nulla fosse a giocare a calcio e tenere la musica a livelli insopportabili. Io a volte non riesco neanche a comunicare coi miei clienti».

Il negozio ha l’ingresso proprio sul lato della piazzetta ma Valentini sta pensando di spostarlo sul lato di via San Marco, dalla parte della vetrina, proprio per allontanarsi da una fonte di disturbo. «Anche perché purtroppo - spiega - anche la piazza che sarebbe uno scorcio interessante viene deturpata regolarmente con scritte sui muri della chiesa». Il cui portico ormai da anni è diventato un dormitorio per i senza tetto.

Le ore della «caciara» secondo la segnalazione dei residenti vanno dalle 16 alle 20 e poi la sera fino a mezzanotte e anche oltre. I ragazzi che affollano la zona sono ad occhio perlopiù minorenni ma nell’ultimo esposto si sottolinea con preoccupazione anche la presenza frequente di qualche persona adulta. La soluzione drastica della cancellata potrebbe impedire gli assembramenti e permettere comunque, con un varco apribile, l’accesso alla chiesetta usata una volta alla settimana per le celebrazioni cristiane ortodosse.

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