Spari a Roncafort: denunciati tre senegalesi con soldi falsi

Arrivavano da Brescia e da Vicenza gli africani fermato lunedì sera dalla polizia a Roncafort, responsabili degli spari con la «scacciacani».

Dei due maghrebini con i quali si erano incontrati per la compravendita di droga, invece, si sarebbero perse le tracce.

Erano le 19.30 circa quando a Roncafort, in via dell’Asilo, lunedì si sono sentiti alcuni spari. Non era una pistola vera, per fortuna, ma subito i residenti, impauriti, hanno chiamato la polizia. Come ricostruito dagli investigatori della squadra mobile, che hanno rapidamente chiuso il cerchio sull’episodio denunciando tre persone per procurato allarme e spendita di banconote false, nel sobborgo nord si erano dati appuntamento tre senegalesi, provenienti da fuori regione ed arrivati in città per acquistare la cocaina, e due spacciatori nordafricani.

Si erano già accordati e lo scambio stava per concludersi, quando i maghrebini si sono accorti che le mazzette da 20 euro - che avevano sopra e sotto banconote vere, per simulare la loro «integrità» - contenevano all’interno cartastraccia: si trattava, insomma, di soldi falsi.

I senegalesi sarebbero arrivati a Trento con l’obiettivo di «tirare il pacco» agli spacciatori: mille euro fasulli per l’acquisto di 300 grammi di cocaina. I nordafricani se ne sono accorti prima di consegnare la droga e, come risposta all’affronto, hanno tirato una raffica di sassi contro la macchina degli africani. Questi ultimi, a loro volta, hanno estratto una pistola - che a seguito di accertamenti è risultata essere una scacciacani - e hanno sparato alcuni colpi.

Gli investigatori della squadra mobile, intervenuti assieme alle volanti, grazie ad alcuni testimoni sono riusciti a risalire all’auto sulla quale viaggiavano i senegalesi. Vettura che è stata trovata a Gardolo, nei pressi dell’abitazione di parenti, dove si erano rifugiati. Alla loro porta, nella notte, hanno bussato gli investigatori: sentito il pm di turno, i tre sono stati denunciati a piede libero.

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