Via Galilei: dal 15 febbraio stop alle automobili

di Matteo Lunelli

La decisione è storica: dopo anni, anzi decenni di discussioni, accelerate e frenate, il cosiddetto «uncino» (via Galilei, via Roggia Grande e via Calepina) diventerà zona a traffico limitato. C’è già una data, ovvero il prossimo 15 febbraio, e, nonostante alcune proteste, la politica va avanti decisa. Insomma, tra meno di un mese chi arriverà in piazza Venezia dal castello del Buonconsiglio non potrà più svoltare a destra ed entrare in centro storico.

Ovviamente il transito sarà permesso ai residenti e a chi avrà particolari permessi. Inoltre sono al vaglio una serie di soluzioni per alcune delle attività commerciali della zona che potrebbero risentire negativamente della chiusura. A proposito di commercio: la novità non è stata presa bene da tutti, anzi gli esercenti sono divisi tra chi esulta («Finalmente, un’idea attesa da anni che renderà più bello il centro») e chi è contrario («Un danno economico, creerà molti problemi»). Ci sono state anche raccolte di firme con contenuti diametralmente opposti e ieri c’è stato un incontro tra l’amministrazione (presenti il sindaco Alessandro Andreatta, il vice Paolo Biasioli, l’assessore Roberto Stanchina e i tecnici) e alcuni commercianti.

Tra i favorevoli c’è l’Old Bar, lo storico locale gestito da Marilena Colleoni e Giuliano Travaglia. «Da sempre chiediamo la chiusura al traffico - commenta Travaglia - per avere una città più bella e vivibile. Siamo contenti di essere arrivati al dunque, dopo tanti anni: d’altra parte il destino dei centri storici è questo, ovvero meno macchine e più persone libere di passeggiare. Ci auguriamo che la chiusura vada di pari passo con la possibilità di parcheggiare nelle zone limitrofe».

Punto di vista completamente opposto per Claudio Cronst, titolare del negozio aperto nel 1944 all’inizio di via Galilei. «La politica vuole chiudere e chiuderanno: abbiamo raccolto 500 firme in quattro giorni, ma ormai la decisione è presa. Credo che molte attività, anche storiche, ne risentiranno: la situazione è già precaria tra crisi, affitti, tasse, ma così andrà ancora peggio. Al momento non sono previste soluzioni per chi si lamenta, ma speriamo pensino anche a noi. Quest’area diventerà come Santa Maria o via Suffragio, dove i negozi aprono e chiudono e la gente non passa».

L’amministrazione va avanti, decisa a rendere il centro storico più bello e a misura di famiglia (e non sono). «Il piano traffico - sottolinea Paolo Biasioli - nasce nel 1996, nel 2010 è stata individuata la zona traffico limitato e mano a mano la stiamo realizzando, perché vogliamo riqualificare la città. Abbiamo ascoltato le ragioni dei contrari e, senza snaturare il nostro progetto, valuteremo le esigenze trovando delle soluzioni».

«Mi pare una scelta lungimirante e di buon senso - commenta Roberto Stanchina - che darà ottimi risultati. Il traffico in quelle vie era “pendolare”, solo di passaggio, quindi non credo la chiusura inciderà sulle attività commerciali».

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