«Rivoluzione» nella raccolta rifiuti Più cassonetti e meno sacchi verdi

di Franco Gottardi

Cambiano le modalità di smaltimento dei rifiuti a Trento. Finora gli utenti che abitano in case singole o in condomini con non più di quattro appartamenti sono gli unici ad avere in dotazione un cassonetto o una mastellina e pagano la parte variabile della tariffa a seconda del numero di svuotamenti effettuati durante l'anno, tenendo presente che un numero minimo viene addebitato a tutti; gli altri residenti, che abitano in condomini più grandi, hanno invece in dotazione ogni anno un certo numero di sacchetti verdi, la dose minima, e se non bastano devono acquistarne di nuovi (il corrispettivo va a Dolomiti Ambiente).

Ora il modello cambia radicalmente perché dall'anno prossimo saranno dotati di contenitori anziché di sacchetti tutti quelli che abitano in condomini fino a 13 utenze.

Le famiglie interessate alla nuova dotazione, che dovranno trovarsi in casa o negli spazi pertinenziali lo spazio per tenere i contenitori in plastica da esporre una volta alla settimana per lo svuotamento, sono 11.365 e risiedono in 1.600 condomini. Costoro si aggiungeranno dal prossimo primo luglio alle 17.135 utenze domestiche che già oggi usano i contenitori per arrivare alla soglia di 28.500, che è più della metà del totale. 

L'operazione viene fatta, stando a quanto spiega la delibera della giunta comunale di Trento, per permettere di allargare la platea degli utenti nei confronti dei quali si può misurare con esattezza la quantità di rifiuto prodotto in un anno. Questo permetterà in futuro anche di calibrare meglio i costi del servizio e se possibile premiare i comportamenti virtuosi, tenuti da chi differenzia correttamente e quindi produce poco residuo.

La proposta di cambiamento arriva dall'ente gestore, Dolomiti Ambiente, e il Comune l'ha fatta propria. In considerazione dei tempi tecnici necessari per acquisire i nuovi contenitori e consegnarli alle utenze interessate l'inizio delle misurazioni «a svuotamento» è stato fissato nel primo luglio 2017. La delibera è stata fatta oggi per rispettare la prassi consolidata che vede la distribuzione dei sacchi corrispondenti al volume minimo obbligatorio nei primi giorni dell'anno.

L'ente gestore consegnerà entro dicembre le lettere contenenti il buono per il ritiro dei sacchi verdi assieme a quelli per l'organico e per gli imballaggi leggeri.

Per sapere quanti sacchi attribuire occorreva stabilire le quantità minime che tutti devono pagare ed è stato deciso che saranno le stesse dell'anno in corso per le utenze domestiche, cioè 240 litri per un utente singolo, 360 per due residenti, 480 per le famiglie di tre persone, 600 per quattro, 720 per cinque e 840 per sei o più componenti.

Qualche modifica è stata invece introdotta per le utenze non domestiche con la revisione al ribasso di alcuni coefficienti (questo tipo di utenza ha a disposizione un certo numero di litri per metro quadro, che varia a seconda della tipologia di attività, gli ipermercati ad esempio possono smaltire 18,94 litri di residuo al metro prima di iniziare a pagare di più, le banche solo 1,28 litri al metro).

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