Ondata di furti nelle case a Gardolo e dintorni Già sei «spaccate», sempre nel pomeriggio

di Giacomo Poletti

Un’ondata di furti ha funestato Gardolo e le frazioni a nord di Trento in questo mese di novembre.

Una sommaria «conta dei danni», sulla base di testimonianze e denunce, si è potuta fare solo negli ultimi giorni. Sarebbero infatti complessivamente ben sei le «spaccate» in appartamento: due a Canova, tre a Gardolo ed una a Meano. Colpi compiuti all’imbrunire, quasi tutti lo scorso sabato pomeriggio.

I ladri, professionisti visti gli arnesi usati e la rapidità d’azione - sono entrati da porte e finestre quasi sempre in bella vista quando, appunto, non era ancora buio. Talvolta, con vicini presenti o passanti a pochi metri. Serramenti infranti e cassaforti scassinate: le foto mostrano proprio uno dei casi.

Variabili i «bottini», dalle centinaia alle migliaia di euro. Il raid, per fortuna, pare non abbia avuto repliche nell’ultima settimana. Dopo i fatti di cronaca, procede intanto la «lotta» del comitato di volontari di «Puli...amo Canova» per portare nella frazione una maggiore cura dei beni comuni.

La castagnata del 19 novembre con coop e associazioni, affiancata alla raccolta di rifiuti dalle strade (la seconda proposta dal gruppo), ha riscosso un buon successo fra i residenti. Certo, il parco resta ancora un tema «caldo»: negli ultimi sette giorni più che di vandalismi veri e propri si potrebbe parlare di comportamenti incivili, non essendoci stati nuovi danni.

Ma di notte, alcuni sembrano farsi beffe di chi pulisce, con decine di sacchetti per le deiezioni canine sparsi a terra (domenica scorsa) oppure utilizzati come copri-sedute sulle panchine del parco (l’altroieri). Ma chi la dura la vince, dice un proverbio che fu caro a Cesare («Vincit qui patitur»). E così per il Comitato sono arrivati i primi risultati tangibili, come il nuovo cartello di divieto di accesso per i cani, apposto dal Comune all’ingresso del campo.

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