Pulizia strade: in un mese 1.401 multe La classifica delle strade più «redditizie»

Millequattrocento (e una, per la precisione) sanzioni, in meno di trenta giorni di pulizia delle strade: è davvero pesante il bilancio della «campagna» autunnale di cura della rete viaria della città da parte del Comune di Trento: con una media di 48 sanzioni per ciascuna serata di lavoro dei netturbini, gli automobilisti trentini si confermano non troppo attenti alla segnaletica che viene pure posizionata con consistente anticipo lungo le vie interessate dalla pulizia, che da anni interessa le vie della città e dei sobborghi in primavera e, appunto, in autunno.

Il consuntivo è relativo a ventinove serate di pulizie, quelle comprese tra il 3 ottobre e l’11 novembre scorsi e per la precisione nelle giornate tra il lunedì ed il venerdì.

La serata nella quale gli agenti del corpo della polizia locale del capoluogo hanno sanzionato il maggior numero di veicoli lasciati in sosta ostacolando il lavoro di macchine e uomini del Comune è stata quella del 20 ottobre scorso: un giovedì, nel quale la pulizia aveva interessato via asilo Pedrotti, via Buccella, via Lorenzoni, via Matteotti, via Muredei, via Vittorio Veneto, via Monte Corno, via Ortigara, via Rovereti ma soprattutto piazzale Sanseverino. In tutto, ben 148 le sanzioni.

A seguire, la serata di mercoledì 19 ottobre con 136 sanzioni comminate dagli agenti lungo corso 3 novembre e le vie Bronzetti, Chiesa, Filzi, Madruzzo, Mattioli, Perini, S. Croce e vicolo Madruzzo.

I picchi più elevati tra il 17 e il 20 ottobre: quasi 400 multe in 3 notti

Sul poco invidiabile podio, poi, la serata del 17 ottobre, in lunedì «segnato» da 113 sanzioni tra largo Pigarelli, largo Porta Nuova e le vie Barbacovi, Brigata Acqui, Endrici, Grazioli, Madruzzo, Paradisi, Pilati, S. Francesco d’Assisi.

Quello delle sanzioni per le auto in sosta in occasione della periodica pulizia delle strade è da sempre uno degli argomenti che fa più imbestialire gli automobilisti, che accusano l’amministrazione comunale di voler soltanto fare cassa. Certo, se da un lato indubbiamente gli oltre 57mila euro circa che potrebbero arrivare dal pagamento delle 1.401 sanzioni (40.200 euro circa in forma ridotta) di certo non spiaceranno ai contabili comunali, dall’altro bisogna riconoscere all’amministrazione e agli agenti della polizia locale gli sforzi per rendere evitabili le sanzioni, come spiega il comando di via Maccani: «La comunicazione effettuata sulle vie interessate dai lavori di pulizia viene regolarmente promossa attraverso comunicati inviati ai mezzi di comunicazione ma non solo: la si promuove mediante la pubblicazione sul sito del Comune e attraverso le indicazioni fornite attraverso i pannelli a messaggio variabile dislocati in città. Non solo: la segnaletica viene posta ben visibile nelle zone interessate almeno 48 ore prima dell’entrata in vigore del divieto e la garanzia del suo corretto posizionamento è assicurata da sei passaggi effettuati da parte del personale della polizia locale in servizio nei vari turni.

Preme precisare, inoltre, che solamente in due casi i rilievi, effettuati dagli agenti nei periodi antecedenti l’entrata in vigore del divieto, hanno fatto riscontrare anomalie sul corretto posizionamento della segnaletica. In questi casi gli agenti si sono astenuti dal procedere all’attività sanzionatoria».

C’è poi chi si lamenta delle fasce orarie in cui viene effettuata la pulizia, con i divieti che dovrebbero riguardare solo le ore notturne. Ma di certo questa può essere solo una proposta, non una scusante della scarsa attenzione verso i segnali stradali.

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