Sorpresi a imbrattare i muri del teatro Sociale

Quel muro era appena stato ritinteggiato: una sorta di bel foglio bianco, nella mente di un gruppetto di giovani che - nella notte tra martedì e mercoledì - è stato sorpreso dagli agenti delle volanti della polizia mentre lo stavano imbrattando.

È successo in vicolo del Teatro, il passaggio che corre tra via Diaz e piazza Cesare Battisti lambendo uno dei muri esterni del «Sociale».
La segnalazione del manipolo di «artisti» all'opera è arrivata poco dopo le 2 da alcuni residenti in zona: in azione vi erano un diciannovenne ed un ventenne, affiancati da un terzo giovane che aveva il compito di fare da «palo» mentre gli amici si dedicavano agli imbrattamenti con un vero e proprio armamentario di bombolette spray - gli agenti della polizia ne hanno sequestrate ben diciotto - e vernice, con un paio di secchi di pittura.

Chissà, forse nella loro mente la loro opera avrebbe dovuto rappresentare un arricchimento del contesto urbano e della struttura del teatro cittadino, forse invece volevano più biecamente danneggiare un bene di tutti: qualunque sia stata la motivazione che li ha spinti a passare la notte tra piazza Battisti e via Diaz, quel che stavano facendo stava rappresentando un illecito, prima ancora che una manifestazione di scarso senso civico.

Tanto più censurabile in quanto, sempre più spesso, per chi voglia dedicarsi alla «street art» non manchino occasioni per sbizzarrirsi in contesti non solo autorizzati, ma nei quali l'utilizzo di spray e vernici rappresenta davvero un modo per arricchire zone urbane. Il modo per dare sfogo alla fantasia, dunque, c'è anche senza andare ad intervenire sui muri delle case e dei teatri.

I due giovani, come detto, avevano pensato a tutto, non solo dotandosi di parecchia materia prima, ma coinvolgendo anche un amico per evitare di essere sorpresi dalle forze dell'ordine. Un ruolo, quello di «palo», che il giovane stava svolgendo nel migliore dei modi: quando sul posto è arrivata la pattuglia, dei ragazzi non vi era traccia.

Gli agenti delle volanti, di fronte al muro imbrattato di fresco e alla presenza di bombolette lasciate sul posto, hanno solamente finto di allontanarsi, rimanendo invece in zona e tornando nel vicolo poco dopo.
Questa volta il ragazzo - che dava indicazioni ai due autori degli imbrattamenti tramite il cellulare - non è riuscito ad avvisare in tempo gli amici, che sono stati sorpresi in flagranza.
Entrambi trentini, sono stati condotti negli uffici della questura dove sono stati identificati e denunciati per danneggiamento.

Spetterà ora al Centro per i servizi culturali Santa Chiara muoversi per chiedere i danni ai due giovani, in modo che almeno l'ennesima ritinteggiatura dei muri del teatro non debba andare a pesare sulle casse pubbliche.

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