Casteller, cane attacca una femmina di capriolo

L'ungulato è stato salvato in extremis dall'intervento di un residente

Una femmina di capriolo è stata ritrovata ieri pomeriggio nella zona del Casteller, gravemente ferita dopo che un cane, dotato di regolare collare e presumibilmente di proprietà di qualcuno che vive nei paraggi, l'ha inseguita e attaccata, tentando di sbranarla: il cane ha colpito la femmina di capriolo ad una delle zampe posteriori, strappandole gran parte del muscolo. L'intervento del residente è stato provvidenziale per tentare di salvare la femmina: si trovava infatti nei pressi della sua casa quando ha visto dapprima l'ungulato sfrecciargli davanti a breve distanza e subito dopo correre dietro alla femmina il cane, che è poi riuscito a braccare la sua preda, attaccandola.

Fortunatamente proprio in quegli istanti il residente è stato raggiunto da un vicino: assieme sono riusciti a mettere in fuga il cane, dopodiché i due hanno chiamato un veterinario ed allertato il personale del Centro faunistico, che si trova poco lontano. La femmina di capriolo, forse gravida, è stata così recuperata e trasferita proprio al Centro del Casteller, dove i veterinari cercheranno ora di salvarla per poi tentare di farle nuovamente guadagnare i boschi o quantomeno di far venire alla luce il suo cucciolo.

Intanto, tuttavia, è partito l'allarme per i cani che di tanto in tanto vengono lasciati liberi nella zona proprio del Casteller, con il residente che ha ritrovato la povera femmina di capriolo che sui social network ha chiesto a tutti i proprietari di cani di prestare attenzione nel lasciare liberi i loro animali. Nel frattempo, i guardiacaccia - informati dell'episodio - stanno ora cercando di risalire all'identità del padrone del cane, anche per capire se dietro all'epidosio vi possa essere qualche profilo di irregolarità.

L'insistenza con cui il cane è stato visto inseguire la femmina di capriolo potrebbe infatti far pensare ad un animale - il cane in questione - addestrato proprio alla caccia di selvaggina. Si deve ora capire, cioé, se il cane possa essere stato lasciato libero di proposito proprio per colpire l'ungulato o se invece tutto sia stato frutto di una fuga autonoma da parte del cane.

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