Gli Artigiani: sì ai licenziamenti

Il pachidermico esercito di dipendenti pubblici, circa 50 mila persone, rischia di trascinare a fondo il Trentino. Lo sostiene senza mezzi termini il presidente degli artigiani, Roberto De Laurentis, che detta anche un'amara ricetta: «Dobbiamo ridurre drasticamente il numero dei dipendenti negli enti locali. Ne abbiamo uno sproposito. Bisogna subito consentire i licenziamenti anche in ambito non privato»In Trentino oltre 50mila: i vostri commenti

di Nicola Marchesoni

palazzo sede Provincia piazza DanteIl pachidermico esercito di dipendenti pubblici, circa 50 mila persone, rischia di trascinare a fondo il Trentino. Lo sostiene senza mezzi termini il presidente degli artigiani, Roberto De Laurentis, che detta anche un'amara ricetta: «Se non vogliamo perdere l'autonomia o, peggio ancora, vedere implodere il Trentino dobbiamo ridurre drasticamente il numero dei dipendenti negli enti locali. Ne abbiamo uno sproposito. Bisogna subito consentire i licenziamenti anche in ambito non privato. In Trentino pochi producono e parecchi sprecano, è un circuito vizioso che va spezzato». Anche Achille Dalledonne (Cisl) è favorevole alla riorganizzazione: «Ma bisogna tagliare anche ai vertici, non solo alla base». Il servizio completo sull'Adige oggi in edicola.

 

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