Telecamere antifurto nei cimiteri Via le barriere architettoniche

di Nicola Guarnieri

I cimiteri non sono luoghi dimenticati. O, meglio, non vogliono più esserlo perché sono posti della memoria e come tali sacri per i cittadini. Ma in passato, anche recente, spesso sono rimasti in balia di se stessi o, peggio, di vandali e balordi. Tant’è che il Comune ha deciso di correre ai ripari mettendo sul piatto risorse consistenti per ripristinare l’ordine, il rispetto e il decoro per i defunti e pure - una sorta di unicum in Italia - l’accessibilità a chiunque, portatori di handicap compresi. Perché ogni persona ha diritto di recarsi su una tomba a pregare, a portare un fiore o anche solo un saluto al parente, all’amico andati avanti.

I sei cimiteri della città - San Marco, Santa Maria, Borgo Sacco, Lizzana-Lizzanella, Marco, Noriglio - sono dunque stati inseriti in un ampio piano di ristrutturazione e sistemazione e, come detto, di sbarrieramento. Perché è necessario consentire ai disabili di poter visitare un camposanto senza rischiare.

La cura di questi posti sacri è uno dei temi cari all’assessore ai lavori pubblici Beppino Graziola. «L’ho sostenuto e ribadito con decisione già in occasione della presentazione del bilancio di quest’anno e sono convinto che ci sia la necessità di migliorare il decoro anche degli spazi cimiteriali oltre che del resto della città. I cimiteri sono i luoghi della nostra memoria, tutti hanno qualcuno dentro che visitano e tenerli bene è la cifra della civiltà di una città. Su questa base, come giunta, abbiamo messo in atto progettazioni affidate internamente all’ufficio tecnico nell’ottica di provvedere alla manutenzione e soprattutto a rendere accessibili e sicuri questi siti particolari che a noi stanno molto a cuore».
Il budget è significativo, 350 mila euro, al quale vanno aggiunti 60 mila euro all’anno di manutenzione ordinaria come, per esempio, eliminare l’erba infestante e riparare eventuali danni.
La novità, però, è il forte impegno all’accessibilità, all’abbattimento delle barriere architettoniche per consentire davvero a tutti di recarsi sulla tomba del caro estinto.

Non a caso stanno per partire i lavori a Noriglio: 40 mila euro per la riqualificazione del cimitero, nuove pavimentazioni, vialetti e, appunto, il completo sbarrieramento. «Dobbiamo consentire ai disabili di poter accedere al cimitero dal parcheggio».

Altri interventi sono previsti a Borgo Sacco, sempre progettati dall’architetto Marco Barozzi del Comune. Qui si spenderanno 115 mila euro per rifare i corridoi di accesso all’area delle tombe, le recinzioni, le cordonate e per la sistemazione complessiva. A Sacco, tra l’altro, da sempre c’è il problema dei posti auto. È stato quindi realizzato il collegamento pedonale, molto richiesto, da via Unione. «Abbiamo costruito un passaggio pedonale tra la stradina laterale di via Unione, sul quale è stato fatto parcheggio con 70 posti auto, che confina con il cimitero». Sempre a Sacco, sono stati spesi altri 140 mila euro per l’ampliamento di loculi, ossari e cinerari. «Sono previsti 600 posti loculi e ossari e ne sono già stati ricavati 100».

C’è poi la questione sicurezza e vandalismi. I cittadini, de tempo, si lamentano di incursioni fastidiose tra le tombe, di vasi rotti, fiori recisi, furti di oggetti di scarso valore monetario ma enorme valore affettivo. «È una nota dolente ma che abbiamo preso di petto. Proprio perché c’è massima attenzione ai cimiteri e visto che in alcuni, come a Marco e in via Benacense, ci sono stati atti diversi atti vandalici, abbiamo collocato delle telecamere: a Marco e Santa Maria sono già operative e la previsione è di dotare anche San Marco e Lizzana entro l’anno di un impianto di videosorveglianza per poi concludere con Sacco e Noriglio».

Infine, ecco l’ordinaria manutenzione. Ogni anno sono messi a bilancio 60 mila euro per togliere le erbacce  infestanti, per le piccole riparazioni e per sistemare le tombe di cittadini illustri che rischiano di essere dimenticati. «Prestare attenzione a questi luoghi di memoria e di devozione - conclude l’assessore Beppino Graziola - è indice di civiltà di una comunità».

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