Tra Carollo, Agcom e bandi da fare il Natale di Rovereto è fermo e comunque già in ritardo

di Matthias Pfaender

Per quanto sia straniante dover parlare di Natale nel pieno dell’afa di luglio, tant’è. Di questo si parla in città, soprattutto tra i portatori di interesse (primi tra tutti i commercianti del centro) e nei corridoi di palazzo Pretorio. Ma non solo. Anche nella capitale le festività roveretane sono argomento di discussione. Tanto che anche il Natale 2019 sarà sotto la lente dell’Agcm. L’ultima notizia ad aggiungersi al cumulo di nebbia e polemica che, ancora una volta, avvolge l’organizzazione del Natale in città è infatti che l’autorità garante della concorrenza e del mercato ha esaminato nella seduta dello scorso 17 luglio il bando pubblico del Comune di Rovereto per l’organizzazione delle festività natalizie. Di per sé non vuol dire nulla: i componenti della “direzione generale per la concorrenza” che hanno esaminato il bando di Palazzo Pretorio potrebbero non aver trovato nulla da eccepire. Finché non avremo il rapporto dei tecnici, ha valore la considerazione che la segnalazione del bando di Rovereto un primo esame di ammissibilità lo ha già superato per arrivare all’attenzione dei tecnici.
Domanda retorica: chi ha inviato all’Agcm il bando di quest’anno? Ovviamente, Agostino Carollo, il vincitore del bando dell’anno scorso (per autoeliminazione dell’unico concorrente, il consorzio Rovereto InCentro), che comunque negli uffici romani ormai un certo credito se lo è guadagnato, visto che la segnalazione dell’anno scorso aveva avuto un discreto “successo”, dando al garante le basi d’appoggio per strigliare sonoramente l’amministrazione Valduga che, come peraltro fatto da tutti gli amministratori precedenti, era solita affidare direttamente l’organizzazione del Natale al Consorzio Rovereto InCentro, che con l’evento lagarino era talmente identificato da essere, ancora oggi, depositario legale del marchio “Natale dei popoli”.
Per parte sua Carollo si dice certo di aver individuato - e quindi segnalato all’Agcm - elementi del bando 2019 che danno adito al sospetto di “favoritismi” a favore del Consorzio. Sono sostanzialmente due: il punteggio aggiuntivo dato a soggetti che hanno organizzato grandi eventi con finanziamento superiore ai 50mila euro entro il 31 dicembre 2018 e che hanno la capacità di attrarre altri investimenti. «A me sembrano parametri ritagliati sul consorzio InCentro - commenta Carollo - visto che il “mio” Natale guarda caso è terminato il 6 gennaio 2019, e che il consorzio è per sua natura destinatario di fondi che la mia società Everness o l’altra associazione in gara, la “0464” non possono intercettare, visto che sono i finanziamenti provinciali destinati per legge ai soli consorzi».
Resta al momento il disorientamento di Apt (protagonista della gaffe di ieri, quando ha pubblicato un video promozionale che conteneva il logo del Consorzio Rovereto InCentro) per il ritardo con cui il Comune sta trattando la partita. Non c’è ancora la commissione che dovrà valutare le tre offerte presentate da Carollo, 0464 e Consorzio ormai un mese fa. Ed è pacifico che, chiunque dovesse essere il soggetto vincitore, non potrà mettersi davvero all’opera per organizzare il Natale prima del prossimo settembre. Ovvero con un enorme ritardo. Per il secondo anno consecutivo, il Natale roveretano sarà organizzato in affanno, in lotta con il tempo. Un perseverare molto poco in linea con lo spirito del Natale.

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