Una rete di due metri e mezzo intorno al campo nomadi per evitare che buttino i rifiuti

Il sindaco Francesco Valduga come il presidente degli Stati Uniti Donald Trump? Ad una frettolosa analisi il paragone potrebbe reggere visto che stiamo parlando di recinzioni. Ma nel caso di Rovereto lo scopo è fermare l’inquinamento da rifiuti, che dal campo nomadi vengono buttati nel rio Coste, perennemente inquinato.

Il muro lagarino sarà lungo 30 metri e alto 2,5, con barriere new jersey e rete metallica. Il costo dell’operazione, affidata all’impresa Dega Sas, sarà di 18 mila euro. Intervento, come detto, necessario per scongiurare l’incessante dispersione di monnezza anche pericolosa da parte, di questo sono convinti a palazzo Pretorio, degli abitanti del villaggio sinto.

Insomma, il piano di recinzione del campo nomadi è da imputare alla salvaguardia del rio Coste. Dopo una prima rigorosa pulizia costata 400 mila euro, il Comune ha dovuto riprendere in mano la questione dell’area dentro il parco dei Lavini a causa di non ben identificate sostanze chimiche impiegate per incendiare una roulotte e appiccare altri roghi circoscritti.

Proprio i residui di combustione hanno fatto scattare il campanellino d’allarme. Di qui l’avvio dell’ennesima caratterizzazione del suolo, con scavi, trincee e analisi. Di qui l’esigenza di porre un freno all’inciviltà. Con l’«isolamento» del paesello degli zingari per impedire loro di sfruttare il Rio e i terreni limitrofi come un cassonetto.

«L’amministrazione - confermano all’ufficio tecnico - ritiene necessario procedere alla delimitazione delle aree di proprietà comunale sede del campo nomadi da quelle di proprietà limitrofe. L’intervento intende regolamentare l’accesso sia dei residenti al campo sulle aree private sia di persone e mezzi non autorizzati, al fine di arginare fenomeni di abbandono e smaltimento rifiuti».

Avanti, dunque, con la delimitazione affidata ad elementi modulari rimovibili in new jersey con sopra una recinzione metallica in ferro zincato in modo da garantire un’altezza complessiva di 2,50 metri. Saranno poi montate due sbarre metalliche in corrispondenza degli accessi alla proprietà demaniale sulla sponda sinistra del rio Coste.

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