L'ultimo abbracccio a Vettorazzo memoria degli alpini e della guerra in Russia

Ultimo, grande abbraccio, ieri a Rovereto, Guido Vettorazzo, scomparso a 98 anni, memoria degli alpini, docente, assessore con tre diversi sindaci, segretario della Dc, co-fondatore degli scouts, presidente dell’Apt, pilota e aeromodelista. La sua vicenda umana è legata anche alla tragica guerra combattuta in Russia, sul Don: «Nel mio battaglione, il Tolmezzo, divisione Julia, arrivammo in Russia con 56 ufficiali. Ne uscimmo solo in 13», raccontava.

Ieri l'addio, con i gagliardetti alpini lungo le pareti della chiesa della Sacra Famiglia e un mazzo di girasoli ai piedi del feretro. Una grande folla ha salutato Guido Vettorazzo nel suo ultimo viaggio: alpini, scout, amministratori di ieri e di oggi, membri di associazioni e tanti cittadini si sono stretti al dolore della famiglia, portando un ultimo e commosso saluto ad un uomo che, con generosità, impegno civico e grande umanità, ha lasciato un segno profondo nella sua Rovereto, ma non solo.

«Un uomo - ha detto il decano don Sergio Nicolli (che ha concelebrato assieme al parroco di Guido don Enrico Setti - che ha saputo ricavare dalle fatiche e dalle sofferenze della vita un insegnamento che, a sua volta, ha trasmesso a tante persone. La guerra, che ha vissuto sulla propria pelle, avrebbe potuto indurire il suo cuore. Fortunatamente quell’esperienza drammatica, che raccontava sempre con trasporto alle giovani generazioni, fu un incentivo a farsi portatore di pace e fratellanza tra popoli».

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