«Rovereto Estate 2019»: 3 mesi di eventi in ogni quartiere

di Nicola Guarnieri

Una festa lunga tutta una stagione, diffusa sul territorio per non lasciare fuori dal gioco i quartieri e che ammicca decisa ai turisti. «Rovereto Estate 2019» non è più solo un cartellone per i residenti che restano in città ma anche e soprattutto per i visitatori che, si spera, saranno richiamati dalla grande messe di appuntamenti di livello che abbracciano tutto lo scibile umano: cultura, musica, danza, scienza, ambiente, enogastronomia e chi più ne ha più ne metta.

Altra novità, rispetto al passato, è la trasformazione delle vie e delle piazze di tutti i centri storici dei rioni in ristoranti all'aperto per una serie di cene conviviali. Insomma, Rovereto, da oggi a settembre, sarà una città tutta da vivere. E in tal senso l'assessore alla cultura Maurizio Tomazzoni rilancia la vitalità dell'urbe: «Sono stanco che mi dicano che Rovereto è una città morta: se qualcuno viene a riferirmelo ancora, giuro che lo prendo e lo porto fuori tutte le sere per tre mesi a fare qualcosa di interessante».
Per la prima volta, il ricco calendario di animazione estiva non è stato sfornato dal solo assessorato alla cultura ma in stretta collaborazione con quello al turismo. «La città ricca di eventi non deve essere solo uno stimolo per cittadini a frequentarla ma deve diventare un volano di richiamo turistico. Tant'è che abbiamo collaborato con l'Apt. Confidiamo che arrivino a Rovereto tanti ospiti proprio per seguire le iniziative proposte», spiega Tomazzoni.

C'è poi un altro aspetto, più sociale: il volontariato. «Questi eventi sono realizzati dai gruppi della città. Ricordiamoci che Rovereto è quella con l'indice di associazioni pro capite più alto. È una ricchezza che è stata messa a disposizione di tutti. È una città sana, viva e che vuole vivere». Ed è pure «smart» visto che ogni appuntamento è «raggiungibile» online o sui monitor attivati dal Comune lungo alcune strade. Merito della piattaforma «e20rovereto» che informa in tempo reale sulle cose da fare e da vedere.

L'estate 2019, come detto, è spalmata su tutto il territorio. Il centro storico, ovviamente, sarà il «core business» ma tutti i quartieri, grazie all'impegno massimo garantito dalle circoscrizioni, saranno palcoscenici a cielo aperto. E con loro le piazze, iniziando da quella «nuova»: piazzale Caduti sul Lavoro. Questo slargo in faccia al Castello e adagiato lungo il Leno è una battaglia vinta purtroppo a metà da Milena Ben che, dopo aver perso l'unico figlio in un cantiere, ha chiesto al Comune di dedicare uno spazio di ritrovo e socializzazione alle vittime delle morti bianche.

«Purtroppo, e me prendo parte della colpa - allarga le braccia Tomazzoni - l'abbiamo relegata ai margini. Ma adesso abbiamo deciso di trasformarla in una piazza vera e propria, con un arredo adeguato e magari ombreggiata per renderla appetibile e farla vivere. Con Rovereto Estate porteremo qui spettacoli e musica, le daremo la dignità che merita. E poi è davvero situata in un posto da cartolina».
Ovviamente tutti gli eventi sono gratis tranne il cinema all'aperto che quest'anno trasloca dalle Terrazze del Mart al giardino delle Sculture. Perché pure i parchi avranno un ruolo da protagonisti con attrazioni e laboratori per bambini e feste a tema. L'ambiente, poi, sarà il filo conduttore e culminerà in alcune giornate dedicate. 

Tra le «new entry» spiccano il «Cinema solare itinerante» che si sposterà di rione in rione trasformando le piazze in cinematografi sotto le stelle anticipati da giochi per i più piccoli e cene conviviali in strada. Spazio ancora al vintage e, il 19 e 20 luglio, al cinquantesimo dello sbarco sulla Luna al giardino urbano di via Roma con mostre, filmati, immagini dell'epoca e musica anni Sessanta.

«Le molti voci nuove, accanto ai contenitori affermati, - chiosa l'assessore - attestano la vivacità di una proposta aperta. Rovereto, città attrattiva per storia e bellezza, intensifica i momenti di incontro tra chi la vive tutto l'anno e chi la frequenta per conoscerla. È la stagione per tessere la trama della comunità e felice sorpresa per quanti vorranno lasciarsi coinvolgere».

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