Anziano collassa a terra e gli rubano le catenine Salvato con il defibrillatore, è caccia al ladro

Alle volte trovarsi al posto giusto e al momento giusto fa la differenza tra la vita e la morte.

L'altra mattina alle 8.30 un uomo, M.L. di 81 anni, si è sentito male in via Paoli a Rovereto ma i soccorsi tempestivi e l'uso del defibrillatore in dotazione ala farmacia, hanno permesso di salvare l'uomo.

Le sue condizioni sono critiche, ma di certo se non fosse stato rianimato in tempo, il suo destino sarebbe stato purtroppo diverso. Il fatto mette bene in evidenza quanto questi macchinari siano oramai indispensabili per garantire un efficace intervento di emergenza in caso di arresto cardiaco.

La storia però ha avuto anche uno sviluppo decisamente meno edificante: negli attimi che hanno preceduto il soccorso, qualcuno che stava passando per via Paoli, anziché preoccuparsi della salute della persona a terra ne ha approfittato per togliere un paio di girocollo d'oro che l'uomo portava sempre addosso. Questa è l'ipotesi più probabile della sparizione dei monili, e su cui indagano le forze dell'ordine. 

«Eravamo in farmacia ed erano circa le 8.15 - racconta una dipendente della Farmacia Comunale 1 - quando ci hanno avvisato che una persona stava male proprio nel piazzale di fronte. Con la farmacista siamo uscite: una donna in bicicletta, che aveva dato l'allarme, si era fermata e aveva messo lo zaino sotto il capo dell'uomo. Abbiamo chiamato il 118 e intanto abbiamo recuperato il defibrillatore, mentre la farmacista e un altro uomo che lavora qui vicino e che fa il soccorritore hanno iniziato il massaggio cardiaco. Seguendo le indicazioni costanti del personale di Trentino Emergenza e grazie all'uso del Dae, il cuore dell'uomo ha ricominciato a battere. Ad un certo punto il soccorritore ha anche effettuato la respirazione bocca a bocca». «La nostra farmacia - aggiunge un altro dipendente - è l'unica a Rovereto con il defibrillatore». L'uomo è stato dunque preso in carico dai sanitari giunti sul posto ed elitrasportato al Santa Chiara di Trento dove ieri è stato operato: è ancora in condizioni critiche ma i presupposti ci sono tutti perché la situazione possa evolvere positivamente.

«Ringrazio davvero chi ha soccorso e si è preso cura di mio padre» dice la figlia. E racconta: «Era uscito per andare a fare una visita e aveva con sé il biglietto con il nome della persona da cui si doveva recare. Quando si è sentito male hanno trovato questo biglietto ed è così che hanno contattato i parenti.

Ora speriamo solo che le sue condizioni migliorino: anche il primario del reparto dove è ricoverato ha sottolineato come l'intervento tempestivo con il defibrillatore gli abbia salvato la vita». «La presenza dei defibrillatori è importante, e quanto è accaduto lo dimostra - sottolinea Claudio Bertolini, direttore di Amr - da tempo vogliamo munire tutte le farmacie di questo dispositivo salvavita, ma il problema è la formazione degli operatori. Aspettiamo informazioni dall'Azienda sanitaria, ma entro fine giugno vogliamo che tutte le farmacie siano fornite di questi dispositivi».
Quanto al presunto furto, è stata sporta denuncia ai carabinieri: secondo una testimone, prima che qualcuno si fermasse a dare aiuto, l'uomo era rimasto alcuni minuti a terra ed è in questo lasso di tempo che le due collane, molto grosse, sarebbero state sottratte. «Avevano un significato affettivo forte, ed è per questo che mio padre non se ne separava mai», ammette la figlia. Il luogo dove M. L. è caduto a terra è però ben visibile dalle telecamere della Sparkasse e della Cassa Rurale di Rovereto: dai nastri arriveranno informazioni utili per le indagini.

comments powered by Disqus