Nido, niente liste d'attesa per i genitori che lavorano

di Nicola Guarnieri

La città torna a crescere. A dirlo sono i numeri dei nuovi nati ma soprattutto quelli sull’accesso ai servizi, a partire dalle richieste per l’asilo nido. La parentesi preoccupante di culle vuote, che solo due anni fa ha fatto temere lo stop del cosiddetto ricambio, si è infatti chiusa e i bimbi sono tornati a sgambettare all’ombra della Campana.
Il 2017, come si ricorderà, aveva fatto segnare il picco negativo con solo 311 bebè. Il 2018, al contrario, ha registrato un segno più marcato: 340. Le domande di accesso all’asilo, ovviamente, procedono di conseguenza e dopo il calo ora si vede una piacevole inversione di tendenza.

Tra gennaio e febbraio il servizio nidi d’infanzia del Comune ha accolto nelle proprie strutture (otto in tutto) 43 nuovi bambini. Di questi 33 hanno coperto i posti lasciati liberi per il passaggio alla scuola dell’infanzia e 10 sono stati inseriti in due ulteriori gruppi attivati a «Primi passi» e Aquilone per poter rispondere alle esigenze delle famiglie che chiedono di poter accedere al servizio in via anticipata rispetto a settembre. E a favorire la crescita dell’interesse per l’esperienza dell’asilo hanno contribuito le numerose iniziative di promozione come, per esempio, «Venite a trovarci al nido».

Al di là dei numeri dei «partecipanti», va sottolineata la capacità dell’ente pubblico di soddisfare tutte le richieste. E ieri sono state approvate la graduatorie di ammissione per i bimbi nati entro il 30 aprile. Questi piccoli saranno inseriti a settembre  e la graduatoria sarà valida per l’intero anno educativo e dunque anche per coprire i posti che si rendessero disponibili dall’autunno.

Le domande raccolte sono 197, di cui 189 presentate da residenti a Rovereto e 8 nei comuni convenzionati. Rispetto all’anno scorso, poi, si registra il 10% di aumento, segnale che conferma la crescita di cui si diceva. Tra i preiscritti della città, il 70% riguarda famiglie in cui entrambi i genitori sono occupati e pure in questo caso si registra un incremento del 5% sul 2018. In questa prima scrematura sono sta accolte 161 domande, l’85% contro l’82% dello scorso anno e per quanto riguarda i papà e le mamme roveretani che lavorano la percentuale di accoglimento è addirittura del 100%. Insomma, le famiglie a doppio reddito possono contare sul nido pubblico per poter continuare il proprio mestiere. Secondo il Comune, comunque, entro l’autunno tutte le richieste saranno soddisfatte grazie all’andamento storico delle rinunce che incide per il 15% dei posti disponibili. A gennaio, poi, si prevede che si libereranno altri spazi grazie al passaggio alla scuola dell’infanzia. E questo consentirà di azzerare l’eventuale lista d’attesa residua.

La percentuale delle domande accolte nei nidi indicati come prima o seconda scelta dalle famiglie, in definitiva, è del 91% e potrà migliorare a seguito di ulteriori posti che si renderanno disponibili in caso di rinuncia.

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