All'alpino reduce centenario la tessera per il bus gratis

di Tommaso Gasperotti

Quando ha fatto domanda per richiedere l’abbonamento gratuito dei trasporti per gli over 70, Cesare Manfrini, che di anni ne ha quasi 100, mai si sarebbe immaginato che a portargli il nuovo tesserino si presentasse il presidente Fugatti in persona. L’altra mattina, invece, al bar Class di corso Bettini, gestito dai nipoti di Cesare, Francesco e Virginia Manfrini, il presidente della Provincia assieme a tutta la sua giunta si è fermato per consegnare l’abbonamento al nonno di Noriglio. Cappello da alpino in testa e due croci di guerra al merito, Cesare Manfrini, classe 1919, nonostante una brutta caduta, che l’anno scorso gli è costata la frattura di tre costole, ancora oggi utilizza la linea 2 per recarsi in città o raggiungere la sede dell’amato gruppo alpini di Noriglio. Senza alcuna paura.

Lui che visse sulla propria pelle il dramma della Seconda guerra mondiale, della prigionia e dell’internamento. Come rievoca lui stesso con estrema lucidità, fu chiamato alle armi il 16 marzo 1940, prestando servizio nella 66ª compagnia del 7° Alpini Battaglione Feltre. «Mi trovavo sul fronte francese quando mi si congelarono le gambe. Da quella volta - racconta Cesare mostrandoci le caviglie nude - non ho più indossato i calzini».

Dopo la convalescenza, venne spedito sul fronte greco-albanese fino all’aprile del 1941, prima di essere mandato a contrastare la rivolta jugoslava scatenata dal generale Tito. Trasferito di nuovo in Francia, l’8 settembre 1943, data dell’Armistizio, vene catturato dai tedeschi e deportato in un campo di concentramento in Germania, dove gli americani lo liberarono solo il 21 aprile 1945. Il conflitto era finito. E il 6 luglio dello stesso anno Manfrini riesce a tornare, non senza difficoltà, a casa. Dopo tanti rischi e sacrifici era arrivato il tempo di non pensare più alla guerra, ma piuttosto a trovare un lavoro (prima come muratore e poi come bidello alle Orsi) e farsi una famiglia.

Un testimone di altri tempi che ieri il presidente Maurizio Fugatti ha voluto incontrare di persona, ringraziandolo per il suo impegno militare e civile e consegnandogli il tesserino dei trasporti che aveva richiesto e con il quale potrà muoversi liberamente sui mezzi pubblici. Impresse sulla scheda magnetica una sua foto e la sua data di nascita: 25 novembre 1919. «Fin quando ce la farò la timbrerò per spostarmi da viale dei Colli, dove abito, fino in centro città o per andare trovare i miei amici e gli alpini di Noriglio».

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